Il sondaggio vinto da chi accoglie | Non è tutto odio quello che luccica - Live Sicilia

Il sondaggio vinto da chi accoglie | Non è tutto odio quello che luccica

foto d'archivio

Vince Pietro Bartolo. Secondo Carlo Giarratano. Una buona notizia per tutti.

Non è tutto odio quello che luccica. Nel sondaggio di LiveSicilia sul siciliano dell’anno vince Pietro Bartolo, già medico di Lampedusa, prima che politico; al secondo posto si piazza Carlo Giarratano di Sciacca, salvatore di migranti con il suo peschereccio.

Non è tutta retorica del respingimento, sobillata da chi non vuole risolvere il problema, perché preferisce soffiare sul fuoco dei risentimenti. C’è anche una parte non secondaria di persone – e i lettori di LiveSicilia.it lo dimostrano – che premia le braccia aperte.

Non sono né sognatori, né illusi, né casta, né potere – nonostante, talvolta, lo sfottò caricaturale di chi schiuma rabbia – questi italiani sensati che conoscono la vastità della questione migratoria, ma non credono che possa risolversi con una posa plastica o uno slogan roboante.

Sono quelli che hanno fiducia – secondo la lezione del Presidente Mattarella – che si sforzano di raccontarsi e di raccontare il mondo in una chiave migliore, che non disertano gli impegni e non fuggono davanti alla complessità, talvolta all’opacità, delle cose reali, eppure hanno deciso di stare accanto a chi costruisce un senso nuovo, intorno a sentimenti vecchi e immortali.

La solidarietà, la bontà verso il prossimo, la capacità di rispettare le diversità e di considerarle una fonte di ricchezza, la voce che argomenta senza urlare, la cultura di chi sa che nei libri ci sono risposte per ogni tempo; ecco i valori immortali e vecchi che sono finiti nel mirino dei profeti dell’egoismo.

Ma c’è ancora chi non si rassegna. E non è un caso che molti tra i militanti della cortesia e della speranza siano siciliani che leggono questo giornale: da sempre la nostra è la patria dell’esilio che sogna un futuro, da sempre il dolore che ci accompagna ha trovato terreno fertile per trasformarsi in umanità.

Non è tutto odio quello che luccica, nella narrazione di un contesto che troppi vorrebbero incattivito per trarne vantaggi, ingrassando il rancore, mettendo i poveri contro i poveri, predicando l’indifferenza quale valore supremo. C’è un mare di gente – buona, non buonista – indisponibile al peggio. Una notizia che consola tutti.


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