Il summit segreto: “Lo Giudice convocò i Santapaola e i Laudani”

Il summit segreto: “Lo Giudice convocò i Santapaola e i Laudani”

Nel 2009 i Carateddi avevano già dichiarato guerra a Cosa nostra

CATANIA – Il progetto di Sebastiano Lo Giudice era quello di diventare il nuovo “re” della mafia a Catania. Forte della sua amicizia, coltivata in carcere, con uno dei rampolli dei Lo Piccolo aveva deciso di seminare terrore e sangue. I soldi della droga gli permettevano di avere armi e potere. E poi Iano ‘u Carateddu non aveva alcuna remora ad uccidere. Una follia criminale che ha fatto fuggire – per paura – anche la madre. 

Nel 2009 Lo Giudice era in piena ascesa e dalla sua parte aveva portato anche Orazio Privitera, i fratelli Strano e gli Squillaci di Piano Tavola. Per evitare equivoci sulle appartenenze, il killer (oggi al 41 bis e con molti ergastoli alle spalle) decideva di convocare i rappresentanti delle altre famiglie mafiose catanesi: Santapaola e Laudani. 

Dai racconti del pentito Fabio Reale, durante il suo esame nel processo d’appello Revenge 5, questa riunione sarebbe avvenuta a fine giugno 2009. “Sebastiano Lo Giudice ha presentata tutti noi al clan Santapaola e Laudani. Diceva che noi facevamo parte della loro famiglia, sia Squillaci che noi Strano di Monte Po”, spiega. Reale ha evidenziato che poi nel 2012 i Martiddina (Squillaci, ndr) sono tornati con i Santapaola.

“Ha fatto questa riunione nel capannone di Ciccio Giocattoli”. C’erano alcuni degli uomini d’onore di Cosa nostra e anche i rappresentanti della famiglia di sangue dei Laudani. “C’erano Enzo Aiello (il braccio finanziario dei Santapaola, ndr), Sebastiano Laudani, Daniele Nizza. Ha fatto la presentazione di tutti noi di Monte Po – continua Reale rispondendo alle domande della Pg Iole Boscarino – e della famiglia Squillaci che facevamo parte del clan dei “Carateddi”. 

Un summit organizzato in gran segreto nel quale il boss dei Carateddi ha fatto comprendere la sua “forza” militare. Sebastiano Lo Giudice, insomma, avrebbe messo le carte in tavola con gli altri capi mafiosi. Qualche giorno dopo, esattamente il 3 luglio 2009, è stato ammazzato Raimondo Maugeri. Era il reggente dello storico gruppo dei Santapaola del Villaggio Sant’Agata. Era l’inizio della guerra. Poi fermata dal blitz Revenge. 


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