PALERMO – L’hanno vista piangere, stringere forte intorno a sé un telo mare che una bagnante le aveva prestato per coprirsi. Chi ieri pomeriggio si trovava nella zona di Romagnolo, all’altezza della chiesa all’angolo con via Amedeo d’Aosta, racconta preoccupato quei momenti in cui la ragazza è stata raggiunta dalla polizia. Lei è quasi quattordicenne, dopo una mattinata al sole ha chiamato il 113 sconvolta ed ha raccontato che un gruppo di compagni di scuola aveva abusato di lei. Una storia squallida, descritta con parole che è riuscita a pronunciare col contagocce agli agenti che poi l’hanno accompagnata all’ospedale Buccheri La Ferla insieme al padre.
Oggi, a ventiquattro ore di distanza, in via Messina Marine c’è anche chi racconta di alcuni ragazzi in fuga. “Correvano, era in costume”, dice un commerciante. “E non avevano più di diciassette anni”, aggiunge un altro. Erano almeno sei – proseguono – provenivano dalla spiaggia. Hanno percorso in fretta e furia un tratto di via Messina Marine, poi si sono diretti verso l’ospedale e non li abbiamo più visti”. “Da padre – sottolinea un venditore ambulante – non posso che essere angosciato per vicende simili. Cerco di essere da esempio per i miei figli, ma una forte componente educativa arriva dalla scuola”.
Il “branco” che avrebbe assalito la giovane in una mattina di sole in cui aveva marinato la scuola, frequenterebbe lo stesso istituto della vittima. La ragazzina si sarebbe trovata da sola coi suoi compagni in spiaggia, dove però c’erano altre persone. Le stesse che l’hanno soccorsa dopo averla vista sconvolta nei pressi del pontile.
Una volta giunta in ospedale, sulla minorenne i medici avrebbero rilevato delle contusioni alle braccia e dei graffi. Non ci sarebbero i segnali di un rapporto sessuale completo. La tredicenne aveva ancora addosso i pantaloni, i giovani l’avrebbero costretta a togliere però la maglietta e avrebbero cominciato a toccarla nonostante i suoi tentativi di opporsi. Una dinamica sulla quale la sezione Reati sessuali e in danno dei minori della squadra mobile di Palermo sta tentando di fare luce coordinata dalla Procura che ha nel frattempo iscritto sul registro degli indagati i nomi di cinque minorenni che avrebbero fatto parte del gruppo di aggressori. La loro età è compresa tra i 14 e i 16 anni e sono accusati di tentata violenza sessuale.
“Da aprile in poi – aggiunge il gestore di una panineria a Romagnolo – i ragazzi affollano questa spiaggia ogni mattina. Ci dispiace che ieri sia successa una cosa del genere che dovrebbe fare vergognare ogni uomo, dal più giovane al più adulto. I gruppi di ragazzini qui ci sono sempre stati – prosegue – è una zona dove non si può fare il bagno, ma stanno all’aria aperta, giocano al pallone, bevono una bibita. L’adolescenza dovrebbe essere spensierata, innocente. Non un periodo da dimenticare, come probabilmente lo sarà per questa ragazza che credo difficilmente rimuoverà un episodio terribile”.