“Matteo Messina Denaro è un nostro diocesano, si costituisca, saprà come fare”. Lo ha detto il vescovo di Mazara del Vallo, monsignor Domenico Mogavero, rispondendo alla domanda di un giornalista durante l’incontro stamattina con i dieci operai che stanno raccogliendo le olive per produrre l’olio col marchio di Libera nell’uliveto confiscato a Gaetano Sansone in contrada Seggio Torre a Castelvetrano. “Le voci isolate rimarranno tali nella lotta alla mafia – ha proseguito -, quello che serve, invece, è un impegno corale di tutti, al di la delle parole, con la concretezza delle azioni e dei fatti”. I venti ettari di terreno sono stati affidati dal Comune alla gestione di Libera che – insieme alla Diocesi di Mazara del Vallo (tramite il “Progetto Policoro”) – sta costituendo una cooperativa sociale per la gestione del fondo.
“I messaggi concreti arrivano proprio da azioni come queste – ha ribadito Mogavero – in questa terra che oggi torna alla società civile si raccolgono i frutti profumati di legalità, con un impegno sia del mondo civile che di quello ecclesiastico. E questa è la migliore risposta nei confronti di chi, nei giorni addietro, ha gettato discredito nei confronti di associazioni ecclesiastiche che avrebbero avuto affidamenti di comodo, che accumulano senza alcuni esito produttivo”.