Illegalità a Catania, denunce per furto e arresti - Live Sicilia

Controlli sull’illegalità diffusa a Catania, denunce per furto e arresti

Il dispositivo di sicurezza dei Carabinieri
LIBRINO E NESIMA
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CATANIA – Locali pubblici, norme igienico-sanitarie, arresti domiciliari e sicurezza stradale: i Carabinieri della Compagnia di Catania Fontanarossa con il supporto dei colleghi del 12° Reggimento “Sicilia” e la collaborazione del personale della Polizia Locale, dell’ASP di Catania e della società E-Distribuzione hanno messo in atto diversi controlli per la prevenzione e il contrasto all’illegalità a Catania. Come si legge in un comunicato del Comando provinciale dei Carabinieri, lo scopo è di incrementare il livello di sicurezza reale e percepita tra la popolazione.

I controlli sull’illegalità a Catania

In una prima fase dell’attività, l’attenzione è stata rivolta alle attività commerciali della zona al fine di verificare la corretta applicazione delle norme igienico sanitarie nonché, il possesso di tutti le previste autorizzazioni amministrative. L’Arma di Librino ha controllato un esercizio pubblico, il cui titolare, un 40enne catanese, è stato denunciato per furto aggravato. I tecnici dell’E-Distribuzione infatti hanno scoperto che la corrente elettrica che arrivava nel locale era ottenuta abusivamente.

Il proprietario del locale, infatti, aveva allacciato l’impianto elettrico del panificio-pizzeria-gastronomia alla rete pubblica con il classico by-pass. Il danno economico arrecato alla società erogatrice E-Distribuzione è ancora in corso di quantificazione.

Successivamente, i Militari dell’Arma, questa volta collaborati dal personale della Polizia Locale hanno rilevato l’omissione, da parte dello stesso titolare, dell’aggiornamento della SCIA per aver creato un altro ambiente annesso a quello in cui è esercitata l’attività.

All’interno della nuova struttura, adibita a deposito di alimenti e zona lavaggio stoviglie, il personale dell’ASP ha peraltro riscontrato precarie condizioni igienico-sanitarie, trovando sporco all’ingresso, sotto le attrezzature e sulla pavimentazione ed ancora i soffitti ingialliti, le piastrelle alle pareti sporche rotte o mancanti, e le guarnizioni di un frigorifero scollate. Carenza di pulizia è stata notata anche nei servizi igienici.

Le verifiche sugli arresti domiciliari

Nel proseguo delle attività i Carabinieri hanno fatto delle verifiche su persone sottoposte a restrizioni della libertà personale presso il proprio domicilio. I militari della Stazione di Nesima hanno controllato una decina di soggetti, trovati regolarmente in casa. Un 36enne catanese invece è stato trovato dai Carabinieri fuori dalla propria abitazione, dove sarebbe dovuto permanere agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

Riconosciuto dagli operanti in strada mentre camminava a circa 50 metri da casa sua, l’uomo è stato bloccato e arrestato dai Carabinieri che lo hanno nuovamente sottoposto ai domiciliari come disposto dall’Autorità Giudiziaria che ha convalidato l’arresto.

Al tempo stesso, altri equipaggi dell’Arma di Nesima hano dato esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso su delega dell’Autorità Giudiziaria nei confronti di un 63enne pregiudicato catanese che dovrà espiare la pena di 4 anni e 8 mesi di reclusione, in quanto ritenuto responsabile di rapina in concorso commessa nel 2000 a Pistoia. L’uomo è stato associato presso la casa circondariale di piazza Lanza.

La sicurezza stradale

A conclusione dell’attività i Carabinieri hanno organizzato diversi posti di controllo lungo le strade di maggior afflusso e in prossimità degli incroci, con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini al rispetto del Codice della Strada e per contrastare, soprattutto, le condotte indisciplinate di guida che possono creare un serio pericolo per automobilisti e pedoni.

Gli equipaggi hanno fermato 18 veicoli e identificato 37 persone, elevando 6 sanzioni amministrative per violazioni al Codice della Strada (guida senza patente, mancata copertura assicurativa, mancata esibizione dei documenti di guida e circolazione), per un totale di oltre 7 mila euro. Per 2 veicoli è scattato anche il fermo amministrativo.


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