PALERMO – “Una nuova tegola si abbatte sulla già complessa vicenda degli impianti di Piano Battaglia e la nuova faccenda del bando per la gestione complica ulteriormente il quadro complessivo con il solo risultato di nuocere gravemente all’economia di territorio e imprese, già provate da investimenti che, ad oggi, si sono rivelati vani”. A sostenerlo è il presidente di Ance Palermo Massimiliano Miconi, all’indomani della notizia dell’aggiudicazione della gara per la gestione delle piste ad una impresa diversa rispetto al gestore degli impianti.
“Seguiamo con attenzione la vicenda del rilancio degli impianti di Piano Battaglia sin dalle problematiche emerse durante il lungo iter di aggiudicazione. Ci sono imprese private che hanno fatto investimenti importanti per la realizzazione degli impianti di risalita perché hanno creduto in un progetto complessivo di rilancio sportivo e turistico della zona ed è paradossale che questo sforzo rischi di essere reso vano da procedure complicate e dubbi interpretativi di natura burocratica – dice Miconi -. Chi ha fatto un investimento deve avere il legittimo ritorno. Il solo obiettivo possibile per tutti deve essere quello di far funzionare le infrastrutture nella loro interezza per dare le giuste possibilità di sviluppo ad un comparto importante per tutta l’economia della zona. La Pubblica Amministrazione, poi, deve fare la sua parte garantendo anche una moderna e sicura viabilità di accesso alle infrastrutture, che sia all’altezza di un impianto sportivo moderno e funzionale, che possa rappresentare la svolta per l’economia non solo delle Madonie e, qualora non ci riesca, deve dare il legittimo spazio alle migliori iniziative imprenditoriali private affinché, con la massima trasparenza e velocità, gli imprenditori possano investire con sicurezza dando sviluppo al nostro territorio metropolitano”.