"In Sicilia libertà di voto a rischio" | Il M5s chiede gli osservatori Osce - Live Sicilia

“In Sicilia libertà di voto a rischio” | Il M5s chiede gli osservatori Osce

Cancelleri: "Musumeci ha mentito sulle liste". Di Maio incalza l'Antimafia. LA LETTERA ALL'OSCE

Le Regionali
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PALERMO – In Sicilia “è a rischio la libertà di voto” e così il Movimento cinque stelle chiede aiuto all’Osce, l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa. L’allarme lo lanciano il candidato premier Luigi Di Maio e l’uomo scelto dal movimento per guidare la Regione Siciliana, Giancarlo Cancelleri, che tengono accesi i riflettori sulla cosiddetta lista degli ‘impresentabili’ e puntano dritto contro Nello Musumeci, che secondo i sondaggi sarà protagonista del testa a testa con i grillini per Palazzo d’Orleans. “Sono molto preoccupato per quello che succede in questi giorni e che non mi fa ben sperare per quello che sta avvenendo nel centrodestra – attacca Cancelleri -. Mi preoccupa la presenza di alcune persone in quelle liste. Musumeci sta prendendo in giro tutti i siciliani: ci sta prendendo per stupidi”.

Nelle parole di Cancelleri c’è ancora una volta il riferimento ad Antonello Rizza, il sindaco di Priolo, in lista con Forza Italia a Siracusa, finito ai domiciliari: “Musumeci avrebbe dovuto pretendere ‘liste pulite’ e invece ha mentito anche quando ha dichiarato che Rizza aveva chiesto a lui per tre volte di entrare in lista. Oggi il diretto interessato lo smentisce”. Cancelleri, che rinnova anche “l’appello a recarsi ai seggi” rivolto ai siciliani, avverte sul “pericolo del voto di scambio” e annuncia la richiesta di intervento all’Osce: “Vogliamo l’intervento degli osservatori internazionali affinché siano presenti nei seggi. Vogliamo che queste elezioni siano trasparenti. Non voglio più il confronto con Musumeci sulle liste pulite: quel confronto lo ha già fatto coi tribunali e lo ha perso. Se quelle persone entrassero al parlamento regionale sarebbe una sconfitta e un’onta per tutti i siciliani”.

Di Maio incalza la commissione parlamentare Antimafia, arrivata venerdì a Palermo con il suo presidente Rosy Bindi per affrontare il dossier ‘impresentabili’. Nessuna certezza, però, sui tempi di azione della commissione nei confronti di quelli che il vicepresidente della Camera definisce “gli aguzzini politici di questa regione”. “E’ impensabile che quell’elenco venga diffuso dopo le elezioni – afferma il candidato premier M5s -. Non è una nostra fissazione. Si tratta di persone invischiate in processi che riguardano la vita pubblica di questa regione”. Da qui anche la richiesta di intervento degli osservatori internazionali: “Chiediamo l’intervento dell’Osce per controllare i seggi e il regolare svolgimento delle elezioni perché c’è una lista di impresentabili comunicata soltanto dalla stampa e dal Movimento cinque stelle. All’Osce chiederemo di monitorare lo svolgimento delle elezioni nei seggi perché se i soggetti presenti in campagna elettorale sono questi, allora c’è un problema di libertà d’opinione. Musumeci? È già ostaggio dei suoi deputati prima ancora di arrivare al voto: ha chiesto liste pulite e non lo hanno ascoltato. Vogliamo per la Sicilia un presidente che dice ai suoi ‘per favore non candidate certe persone in lista’ e che si vede rispondere dai capibastone ‘decidiamo noi’?”.

*Aggiornamento ore 19.20 LA LETTERA INVIATA ALL’OSCE
“Alcuni hanno detto che la Sicilia non è un Paese del terzo mondo. Non sanno cosa sia e cosa faccia l’OSCE e probabilmente ignorano che l’OSCE monitorò le elezioni politiche del 2006 in Italia. Abbiamo anche preparato una risoluzione in Parlamento affinché il governo richieda l’intervento dell’Osce e invito il presidente Gentiloni ad accogliere questo invito”. Lo scrive sul blog di Beppe Grillo il candidato alla Regione Sicilia del M5S, Giancarlo Cancelleri, pubblicando la lettera inviata all’Osce. Nella lettera Cancelleri sottolinea la “preoccupazione in vista delle elezioni regionali che si svolgeranno in Sicilia del prossimo 5 novembre. Purtroppo – ricorda – nelle elezioni regionali e amministrative degli ultimi anni i casi di tentativi di compravendita di voti e di brogli non sono stati pochi e, come dimostrano anche le denunce avanzate in passato da alcuni personaggi pubblici italiani, il problema in Italia è cronico e resiste negli anni”. “Ma l’aspetto più preoccupante è che vi sono anche numerosi casi di candidati sotto inchiesta per reati legati specificamente al procedimento elettorale: in molti sono colpiti da accuse come truffa aggravata, corruzione elettorale e voto di scambio. Si tratta di situazioni che tipicamente conducono ad una atmosfera di intimidazione nei confronti della cittadinanza che turba il regolare svolgimento della competizione elettorale”, scrive Cancelleri ricordando all’Osce che “a luglio 2016 con decisione unanime, i 57 Paesi membri dell’Osce hanno conferito all’Italia la presidenza per l’anno 2018. Sarebbe importantissimo anche in vista dell’anno di presidenza italiana dare l’esempio e far monitorare le elezioni siciliane, visto che il nostro paese sarà già impegnato ad ospitare il 24 e 25 ottobre proprio a Palermo una conferenza Osce che avrà come tema il Mediterraneo”.


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