Edili, in 4 mila alla protesta | E il traffico va in tilt - Live Sicilia

Edili, in 4 mila alla protesta | E il traffico va in tilt

Immagini dal corteo degli Edili

Ad affollare le arterie principali del capoluogo siciliano ci sono imprenditori, dipendenti e sindacati di categoria. I manifestanti, partiti da piazza Marina, chiedono al governo regionale l'avvio dei progetti in cantiere che rappresenterebbero una boccata d'ossigeno per le famiglie.

La manifestazione
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PALERMO – “Ladri in casa? No tranquilli è la manovra economica”, “Il lavoro è un bene di lusso, tassiamolo”, sono questi i cartelli in chiave ironica che accompagnano, in queste ore, il corteo di protesta dei lavoratori edili. Ad affollare le arterie principali del capoluogo siciliano sono circa quattromila tra imprenditori, dipendenti e sindacati di categoria. I lavoratori, partiti da piazza Marina, chiedono al governo regionale l’avvio dei progetti in cantiere che rappresenterebbero una boccata d’ossigeno per le famiglie. I finanziamenti per le opere pubbliche, a detta dei lavoratori, sarebbero già stati inoltrati ma nonostante questo i progetti continuano a rimanere “congelati”. “La nostra terra è bellissima, il settore edile rappresenta un volano dell’economia e della crescita culturale – gridano i lavoratori posti a capo del corteo – il governo lascia marcire la nostra Isola bloccando tramite procedimenti burocratici lenti dei progetti che ridarebbero luce al territorio”. Toni accesi e parole al vetriolo nel corso della manifestazione allietata dalle note di “In questo mondo di ladri”. I modi e le dimensioni sembrano seguire la scia della protesta della formazione professionale, avvenuta appena qualche settimana fa a Palermo. Disagi e caos nei pressi dell’incrocio con via Roma dove il traffico è stato bloccato per diversi minuti. Presenti numerose pattuglie della polizia municipale che, in queste ore, stanno regolando la viabilità consentendo il regolare svolgimento della protesta.

“Siamo in piazza oggi per poter smuovere il carrozzone politico che purtroppo ci blocca. – afferma Giovanni Terrasi, nel corso della manifestazione – Siamo a conoscenza che ci sono diversi progetti e appalti pronti ma per inettitudine dei politici rimangono fermi. In effetti di che dovrebbero preocuparsi tanto loro la busta paga a fine mese la trovano sempre, noi dobbiamo sudarcela”. Presente tra le prime file del corteo anche il presidente della Cassa edile di Palermo, Fabio Sanfratello, “Oggi viene segnato un passo fondamentale per la storia, questa è la prima manifestazione unitaria del settore edile a Palermo. Vogliamo dimostrare che ancora siamo vivi – dichiara Sanfratello –Lavoriamo alla giornata, siamo esasperati e non sappiamo più cosa chiedere alla Regione. Pensavamo che il nuovo governatore avrebbe portato una ventata di freschezza in Sicilia adesso, però, ci siamo svegliati dall’incanto e abbiamo capito che nessuno ci da ascolto. L’edilizia è l’unico settore a Palermo che ha lavorato per cinquant’anni, produciamo e vogliamo avere risposte certe e sicure”.

“Nel sistema bilaterale delle costruzioni di Palermo imprenditori e lavoratori del settore sono impegnati fianco a fianco per garantire sicurezza e legalità – continua Sanfratello – Da anni denunciamo questa emorragia di posti di lavoro e l’ecatombe delle nostre imprese. I numeri della Cassa edile sono drammaticamente chiari. In due anni e mezzo sono scomparsi quattromila posti, nell’indifferenza generale”.

“I lavoratori pagano due volte la crisi che ha colpito il settore – aggiunge il vicepresidente della Cepima, Raffaele Montaperto -. Da una parte perdono il lavoro, dall’altra, chi lo mantiene tra tante difficoltà, subisce ritardi di pagamento dei salari per via della mancanza di liquidità delle aziende”.

“Il governo regionale deve ascoltare il grido che viene dagli edili siciliani, una categoria in ginocchio che sta pagando a caro prezzo il blocco dell’edilizia pubblica e privata e che attende risposte – dicono in una nota congiunta il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro e il segretario generale della Fillea Cgil regionale, Franco Tarantino nel giorno della manifestazione per il rilancio del comparto – Chiediamo al governo Crocetta di mettere in campo subito misure per sbloccare un settore che com’è noto ha anche funzioni anticicliche capaci di rimettere in moto l’intera macchina economica”.

Ad intervenire anche il segretario generale della Uil, Claudio Barone: “Oggi il Governo Crocetta si trova a Bruxelles per sbloccare le risorse della Comunità europea – dichiara il leader della Uil – Se si riuscisse a utilizzarle presto e bene per realizzare le infrastrutture, di cui la nostra regione ha un disperato bisogno, il settore edile potrebbe riprendere immediatamente fiato e con esso ripartirebbe l’economia siciliana”.

“Hanno risposto alla protesta civile di lavoratori e imprenditori con l’assenza incivile che è solo prova di insensibilità – tuona Santino Barbera, segretario della Filca Cisl Sicilia – Al governo, costruttori e sindacati avrebbero voluto consegnare una piattaforma di rivendicazioni. Continueremo la mobilitazione fino a quando il governo non darà risposte alle nostre richieste, rilanciando sviluppo produttivo e crescita sociale”.


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