In 7 giorni, 3 mila incendi in Sicilia 'domati' dai Vigili del Fuoco

In 7 giorni, 3 mila incendi in Sicilia ‘domati’ dai Vigili del Fuoco

Il comandante regionale dei pompieri, Agatino Carrolo, traccia un bilancio
IL PUNTO
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PALERMO – “L’ultima settimana è stata intensa, abbiamo operato senza tregua. Sono stati effettuati oltre tremila interventi con circa 1400 uomini impegnati nelle operazione di spegnimento”. Lo ha detto il direttore regionale dei Vigili del fuoco della Sicilia, Agatino Carrolo. Che ha incontrato i giornalisti per tracciare un bilancio degli incendi che hanno interessato il territorio siciliano negli ultimi giorni. “La Sicilia è stata interessata da condizioni meteo particolarmente avverse”, ha proseguito. “Caratterizzate da elevate temperature e forti venti che hanno favorito la propagazione dei roghi distruggendo boschi e vegetazione.

Tali fattori hanno determinato un significativo numero di ettari aggrediti dalle fiamme, circa 4566 ettari tra boschi, sterpaglie e vegetazione, con oltre 3 mila ore di intervento”. Particolarmente importante è stato anche “l’impiego di mezzi aerei” e “c’è stata una risposta massiva data insieme con la Forestale e protezione civile”.

“In fumo 21 mila ettari”

“Negli ultimi due mesi, tra giugno e luglio, abbiamo eseguito oltre 18.723 interventi, con l’impiego di 22.500 squadre, per un totale di 21 mila ettari andati in fumo: sono numeri da far paura”. Ha proseguito Carrolo.

Ma a colpire è l’impennata di episodi che si sono registrati nell’ultima settimana nell’Isola. Gli stessi giorni che nel 2023 hanno messo in ginocchio la Sicilia. “Abbiamo confrontato i dati relativi al periodo compreso tra giugno e luglio – sottolinea Carrolo -, con quelli raccolti nell’ultima settimana e abbiamo registrato un incremento di interventi che sfiora il 50 per cento rispetto al lavoro complessivo nel periodo precedente”.

La lettera ai sindaci

“In tempi non sospetti verso maggio – dice – abbiamo scritto ai sindaci dei capoluoghi di provincia sottolineando l’importanza di sfalciare le aree di vegetazione al fine di impedire la propagazione di incendi. La nostra era una lettera che non necessitava risposta, ma che manifestava l’importanza ai fini preventivi, e la risposta è stata incoraggiante”.


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