Corso Tukory, tornano gli ambulanti| E gli abusivi circondano il museo - Live Sicilia

Corso Tukory, tornano gli ambulanti| E gli abusivi circondano il museo

La merce sulla cancellata del Museo Gemmellaro in corso Tukory

Il museo di paleontologia e geologia Gemmellaro di corso Tukory viene negli ultimi giorni assediato dagli ambulanti fatti sgomberare da una villetta nella stessa strada. Il timore di chi abita e lavora nella zona è che il mercato dell'illegalità riprenda vigore. Nel frattempo, l'edificio che custodisce più di 600 mila reperti storici, viene celato da cumuli di merce in vendita per pochi euro. (Nella foto, la cancellata dell'edificio).

PALERMO – Sono tornati alla carica. I loro cumuli di merce sono di nuovo lì, ma stavolta circondano un palazzo intero: stoffe, abiti usati, vecchi giubbotti e borse “vintage”, tutto in bella mostra lungo la ringhiera del museo di paleontologia e geologia Gaetano Giorgio Gemmellaro di corso Tukory. Il mercatino all’insegna dell’illegalità ha preso vita davanti all’edificio che custodisce più di seicentomila reperti, oltre allo scheletro umano più antico finora trovato in Sicilia: un tesoro letteralmente celato dalla mercanzia di chi è stato fatto sgomberare dalla villetta durante il blitz della polizia municipale, ma non vuole rinunciare alla vendita per racimolare qualche euro.

Peccato che non ci sia alcuna autorizzazione per l’utilizzo del suolo pubblico anche lì, a due passi dal museo del dipartimento di Scienze della Terra e del Mare dell’Università di Palermo, dove i visitatori e i dipendenti, negli ultimi giorni, hanno dovuto fare lo slalom prima di raggiungere l’ingresso. I vigili urbani presidiano quotidianamente la villetta “Vitocolonna”, presa d’assalto da venditori ambulanti che collocavano anche mobili ed elettrodomestici sullo spartitraffico, ma il resto della zona sembra in balìa di nessuno. “In questo periodo – spiegano da via Dogali – i controlli riguardano soltanto quell’area anche per una questione di viabilità. L’attività dovrebbe presto spostarsi anche nelle strade circostanti con l’ausilio di altre pattuglie”.

“Ma nel frattempo gli abusivi ne approfittano – dice Adriana Maniscalco, una residente -. Tra qualche giorno la situazione tornerà ad essere come quella di un mese fa. Torneranno anche i ricettatori, i venditori di uccelli di specie protetta. Tutti. Qui se ne infischiano ed anche un bene prezioso come il museo non viene tutelato”. Ne sa qualcosa Carolina Di Patti, conservatrice del Gemmellaro: “La cancellata è stata totalmente ricoperta, ormai mettere il naso fuori dall’edificio vuol dire sentirsi catapultati nel suk. Ma qui vige l’illegalità. Nessuno ce l’ha con questa gente, ma si dovrebbe creare un regolamento per fare in modo che non si arrivi a certi livelli di inciviltà. Oppure – prosegue – si potrebbe riservare loro un’area. Se consideriamo che qui la zona viene utilizzata anche come bagno pubblico e che il cattivo odore rende necessaria la pulizia, da parte nostra, con acqua e candeggina, è chiaro che la situazione diventerà presto insostenibile. Chiediamo un intervento risolutivo al sindaco. I controlli non posso fermarsi alla villetta”.

“Già – aggiunge il direttore del museo Gemmellaro, Valerio Agnesi – è come se fosse nato un mercato delle pulci di basso livello, che non entra in forte contrasto soltanto coi tesori che la nostra struttura offre, ma con tutti i gioielli artistici che si trovano nel quartiere. A partire dalla chiesa di San Saverio. Di certo, la presenza degli ambulanti in modo così disordinato non contribuisce a valorizzare i beni per i quali ci impegniamo ogni giorno”.

Il mercato dell’illegalità di corso Tukory, insomma, sembra avere una storia senza fine. “Ogni mattina – racconta la titolare di un negozio di abbigliamento – i bengalesi provano a posizionare le loro bancarelle, ma vanno via appena arriva la polizia municipale. Invadono tutti i marciapiedi in pochi minuti e, con la stessa velocità, riescono ad andare via. Il resto degli ambulanti invece si distribuisce tra e stradine che portano all’Albergheria, compresa quella del museo, letteralmente sfregiato da cumuli di abiti ed oggetti che la maggior parte delle volte vengono raccolti dai cassonetti”.

Riportiamo la replica del Comune di Palermo al nostro articolo su Corso Tukory:

“Questa mattina i vigili urbani sono intervenuti poco dopo le 7 in Corso Tukory, sgomberando i venditori ambulanti dal giardinetto e dal marciapiede di fronte. In altri articoli pubblicati oggi dalla vostra testata, risulta che la polizia municipale interviene in più punti della città per evitare il degrado che quasi sempre questi suk illegali provocano. Ovviamente, non basta un intervento per risolvere il problema una volta per tutte. E’ un impegno di lunga lena, che ci auguriamo troverà il sostegno di LiveSicilia, evitando il diffuso vezzo di prendersela con il Comune anziché con chi non rispetta i regolamenti, sporca per strada, e in genere non accetta le regole del civile convivere. Alla Giunta Orlando non può certo rimproverarsi lassismo su tutti i fronti in cui è in gioco la legalità, ma la sua battaglia sarà sempre più efficace man mano che crescerà il sostegno dei cittadini e si finirà di avere un atteggiamento “tollerante” con chi fa il comodo suo”.


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