PALERMO – Una simulazione processuale in piena regola che nasce dall’esigenza degli studenti di voler mettersi alla prova, accantonando per qualche ora i libri giuridici che rappresentano gli unici strumenti della loro vita quotidiana per vivere le vere dinamiche di un processo.
L’iniziativa, tenutasi questa mattina presso la Corte di Appello di Palermo, è stata promossa dall’Elsa in collaborazione con l’Università degli Studi di Palermo ed è stata coordinata da Bartolomeo Romano, docente di Diritto Penale.
“Abbiamo coagulato – dichiara Bartolomeo Romano – le domande presentate dai ragazzi che sono tutti studenti frequentanti le facoltà di giurisprudenza palermitane, in prevalenza della statale e alcuni anche della Lumsa, i quali parteciperanno a un dibattimento simulato in quattro squadre, le quali hanno già predisposto, su un caso specifico, delle memorie che abbiamo valutato. Ora faremo il dibattimento e poi le due squadre finaliste, una come pubblico ministero e una come avvocati difensori, andranno alla finale. La squadra vincitrice andrà alla finale nazionale e noi premieremo anche il relatore più bravo degli studenti frequentanti”. La giuria era composta da magistrati, docenti e avvocati, inoltre era presente anche il neo Presidente della Corte d’Appello Gioacchino Natoli.