Con in mano il provvedimento del Tribunale del Lavoro che impone a Messinambiente la loro assunzione, nove lavoratori precari si sono incatenati stamattina sotto la sede dell’azienda che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti per conto dell’Ato3. “L’azienda – spiega Vincenzo Testa, segretario provinciale della Fit Cisl Messina – adduce motivazioni senza alcun fondamento. C’è un provvedimento specifico del Tribunale che viene ignorato da mesi. Questo, naturalmente, costa anche alle casse di Messinambiente visto che maturano comunque gli stipendi, ma anche interessi e spese legali. Una somma che ammonta a circa 15 mila euro mensili che Messinambiente dovrà comunque pagare”.
“E’ paradossale – continua Testa – che si tengano lavoratori inoperosi mentre l’azienda è costretta a chiedere e autorizzare straordinari per molte ore ogni mese”. La Fit Cisl di Messina ha chiesto un incontro all’amministratore unico di Messinambiente. “Siamo pronti – conclude Testa – a interessare della vicenda anche la Corte dei Conti, perché mensilmente vengono sperperati soldi pubblici senza alcun beneficio per la collettività”.