Il week end nero di Vueling | Caos tra i passeggeri - Live Sicilia

Il week end nero di Vueling | Caos tra i passeggeri

Voli cancellati, maxi-ritardi. Le storie dei viaggiatori che nessuno tutela, nemmeno Enac.

PALERMO – Alcuni di loro questo pomeriggio avrebbero dovuto consegnare i documenti necessari per l’esame per diventare magistrato. Altri avevano importanti impegni di lavoro, colloqui decisivi. Qualcuno degli appuntamenti irrinunciabili. Altri ancora, delle coincidenze che li attendevano per portarli in America o in Asia. E invece, sono rimasti tutti a terra, all’aeroporto Falcone-Borsellino, ostaggio della compagnia Vueling.

Anche oggi, come ieri. A Palermo, come a Roma. Voli cancellati, altri in clamoroso ritardo. Ritardo che cresce ora dopo ora, che si sposta sempre un po’ più in là. In questi minuti l’aeroporto di Palermo è nel caos. I passeggeri che avrebbero dovuto imbarcarsi per Roma hanno visto il proprio volo in qualche caso cancellato, senza preavviso. Quello previsto per le 6.55 è già stato spostato alle 13. Quello delle 10,45 già alle 16.30. E così, diversi passeggeri sono stati costretti, oggi, a sborsare anche 500 euro per un volo Alitalia o Ryanair: gli impegni non consentivano loro di stare a terra ancora tante ore.

Ti sposti sulla Capitale, e trovi disagi anche lì. Sono già tre le ore di ritardo previste per la partenza dell’aereo della compagnia Vueling da Fiumicino a Palermo. Una scena già vista ieri, quando la compagnia spagnola è riuscita ad accumulare, su due voli, un ritardo complessivo di 21 ore. Tempo fa era arrivata pure l’ammonizione dell’Enac. Un avvertimento evidentemente “di maniera”, visto che i ritardi non sono terminati, anzi. E il passeggero finisce tra i due fuochi della società “ritardataria” e dell’ente pubblico incapace di incidere, tutelare, evitare disagi e problemi.

Insomma, nonostante i mega-ritardi di ieri, anche stamattina dall’aeroporto romano giungono le protesta dei tanti viaggiatori rimasti col naso all’insù verso schermi e altoparlanti. Da dove la voce che di tanto in tanto si fa viva sembra intonare una “presa in giro”: il ritardo viene costantemente spostato, di ora in ora. E la partenza prevista per le 8 di stamattina è già slittata alle 11.30, in attesa di nuove comunicazioni. Un graduale spostamento più in là dell’asticella del disagio, che non promette nulla di buono, specie per i tanti in viaggio con bambini al seguito, anziani, costretti ad attese infinite nel clima rovente della capitale. Una compagnia cosiddetta “low cost”, quella spagnola. Ma i cui ritardi, negli ultimi due giorni, sembrano andare ben oltre i “rischi” assunti dal viaggiatore che vuole risparmiare qualcosa sul prezzo del biglietto: 35 ore di ritardo complessivo in 24 ore di voli. Un record.

Ci risiamo, quindi. E ieri le lamentele dei passeggeri inferociti erano partite dalla Sicilia, dallo scalo Falcone-Borsellino. Un volo Palermo-Roma previsto per le 12 è stato riprogrammato con quasi 12 ore di ritardo, per le 23.35. Un altro volo sempre per Roma previsto per le 15.55 è stato spostato alle 19.50. Disagi anche per i passeggeri che da Roma Fiumicino devono arrivare a Palermo. Il volo il cui arrivo era previsto per le 15.10 è stato riprogrammato alle 19.20. Gli aggiornamenti sono disponibili sul profilo Twitter della Gesap la società che gestisce l’aeroporto di Palermo. L’Enac “bacchetta”, ma per i passeggeri, sballottati e sospesi, ostaggio dei ritardi e delle inefficienze, non cambia nulla.


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