"Pd siciliano, basta divisioni| Uniti verso le elezioni" - Live Sicilia

“Pd siciliano, basta divisioni| Uniti verso le elezioni”

Il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi e il relatore Emanuele Lauria

Il ministro per le Riforme e rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, è intervenuta insieme al responsabile Scuola e Welfare del Pd, Davide Faraone, ad un incontro pubblico a villa Filippina. “Il governo andrà avanti in modo determinato perché dobbiamo dare risposte concrete anche in Sicilia".

Il ministro boschi a palermo
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PALERMO – “Credo che questo sia un voto che non riguardi il governo, ma l’Europa. Chiaramente è un voto importante, ed è fondamentale partecipare, perché siamo noi l’Europa, ma non è un referendum sul governo e non inciderà sulle sorti del governo, che ha preso degli impegni seri: dalla riforma costituzionale, alla riforma del lavoro, a quella della pubblica amministrazione, alla giustizia”. Con queste parole Maria Elena Boschi, ministro per le Riforme del governo Renzi, ha aperto l’incontro tenutosi a Palermo presso villa Filippina alla presenza di gran parte della classe dirigente dei democratici dal capoluogo.

Giunta in compagnia del responsabile della Scuola e del Welfare nazionale, Davide Faraone, la 33enne toscana ha risposto alle domande del giornalista della ‘Repubblica’ Emanuele Lauria disegnando un quadro completo degli scenari che si profileranno dopo le elezioni europee di domenica 25 maggio, partendo dalla riforma del Senato: “Sono molto ottimista e fiduciosa dopo il voto di domenica prossima ricomincerà il percorso in commissione al Senato per arrivare a una soluzione in tempi brevi perché i cittadini italiani abbiano le riforme che aspettano da 30 anni”.

“C’è un ampio consenso anche tra i vari partiti politici e gruppi parlamentari – ha aggiunto la Boschi- sul superamento del bicameralismo perfetto, perché la necessità di approvare una stessa norma nei due rami del Parlamento ha portato a un allungamento dei tempi, che non ha favorito il nostro Paese. Serve un sistema con una sola Camera, legata dal rapporto di fiducia con il governo che porti al superamento della materia concorrente e alla possibilità di riattribuire allo Stato scelte strategiche importanti in alcuni settori chiave come turismo, energia e comunicazione; sull’abolizione delle Province e del Cnel. Questi sono punti ampiamente condivisi”.

Sui concorrenti in corsa per far bene alla prossima tornata elettorale la Boschi parla così: “La concorrenza del Movimento 5 Stelle si sente in Sicilia e nel resto d’Italia. Sappiamo bene che i sondaggi lo piazzano in alto ma noi non abbiamo paura. Questi ultimi giorni di campagna elettorale – ha continuato – saranno decisivi per convincere gli indecisi ad andare a votare domenica e scegliere il Partito Democratico. In questi tre mesi di governo abbiamo messo in campo provvedimenti concreti, dal bonus di 80 euro per le famiglie incidendo sul cuneo fiscale e abbassando le tasse sul lavoro all’abbassamento del 10% dell’Irap tagliando le tasse per le imprese stanziando 3.5 miliardi di euro per l’edilizia scolastica”.

Per il giovane ministro alla base di un rilancio collettivo, specialmente nell’isola, c’è l’utilizzo dei fondi provenienti da Bruxelles: “Dobbiamo sfruttare al meglio i fondi europei, e per farlo occorre avere al Parlamento europeo persone competenti che ci aiutino a spenderli bene. Ci sono 183 miliardi di euro di fondi Ue tra il pregresso non speso e quello dei prossimi anni. Quello dell’utilizzo dei fondi europei in Sicilia è sempre stato un tema delicato tra sprechi e ritardi. Dobbiamo fare di più e per questo il Pd presenta una squadra di persone fortemente specializzate e competenti che daranno il via a una nuova strada, purche’ il nostro partito riesca ad avere una buona rappresentanza per essere incisivo”.

Poi una chiosa sul governo regionale e le varie vicissitudine che hanno riguardato i conflitti interni con il Pd: “Quelle della segreteria nazionale al governo regionale non sono tirate d’orecchie. In passato il Partito Democratico ha perso qualche occasione importante facendosi la guerra al proprio interno prima di un’occasione elettorale importante. Noi, come Partito Democratico, abbiamo un obiettivo comune, di essere il primo partito alle europee e alle amministrative. Dobbiamo marciare compatti e uniti”.


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