PALERMO – Inaugurata oggi la nuova sede dell’istituto euro-mediterraneo di scienza e tecnologia (Iemest) di Palermo. La cerimonia è stata organizzata dal presidente dell’ente di ricerca, Bartolo Sammartino, e dal direttore generale Francesco Cappello. Un esempio di risanamento e recupero: l’edificio, infatti, a fine ottocento ospitava uno stabilimento dove venivano lavorati gli agrumi dell’Isola, poi è diventato un deposito bellico fino alla fine della seconda guerra mondiale, quando è iniziato il suo degrado, fino ad oggi, con una nuova sede che ospita un centro internazionale di ricerca scientifica. “Per recuperare la struttura sono stati finanziati dalla comunità europea lavori per più di due milioni di euro – spiega Bartolo Sammartino, presidente dell’ente di ricerca – di cui un milione e 170mila euro sono stati impiegati per il restauro e un milione e 400mila circa per l’acquisto di attrezzature scientifiche”.
L’ente di ricerca scientifica che coopera da anni con le amministrazioni euro-mediterranee e del resto del mondo, per promuovere il “progresso scientifico e tecnologico” e che può vantare anche una stretta collaborazione con la Nasa, l’Agenzia spaziale Americana, ha aperto un nuovo polo d’eccellenza proprio nel capoluogo siciliano che consentirà all’Isola di “tornare a essere il polo centrale della scienza del mediterraneo”. Numerosi gli ambiti e le materie di ricerca che saranno approfondite nella nuova sede dello Iemest a Palermo grazie soprattutto al nuovissimo e tecnologico laboratorio di ricerca: “Il nostro laboratorio, intitolato al ricercatore Maurizio Bellavista, è dotato di macchine performanti e all’avanguardia – commenta il direttore generale dell’istituto, Francesco Cappello – proprio l’utilizo di questi macchinari consentirà agli oltre cento ricercatori del centro di fare grandi passi in avanti per la ricerca sopratutto in ambito medico e biologico”. Il laboratorio di ricerca dello Iemest di Palermo, dal costo complessivo di oltre 1,5 milioni di euro, lo rende uno tra i centri di eccellenza d’Italia: “Lo Iemest avrà dieci dipartimenti di ricerca – continua Cappello – tra i quali quello sulle patologie dell’apparato respiratorio, quello in ambito bio-medico, ma anche attività di ricerca per le patologie vegetali e le energie rinnovabili, proprio per questo il centro di Palermo può davvero rappresentare l’eccellenza della Sicilia”
Un centro di ricerca di eccellenza ma che “guarda anche ai più piccoli”. “Tra le iniziative dello Iemest – conclude il presidente Sammartino – saranno anche previste delle attività per i più giovani e per i bambini perché attraverso la scienza e il gioco è davvero possibile apprendere con il sorriso”. Inoltre, nella sede Iemst di Palermo, in via Michele Miraglia 20, sino al 30 settembre insono in mostra le opere scultoree dell’artista siciliano Salvatore Rizzuti.