Incantesimi, alibi, imposture | Così affonda la Sicilia di Saro - Live Sicilia

Incantesimi, alibi, imposture | Così affonda la Sicilia di Saro

Il corsivo Ormai la risposta è sempre quella: è colpa di qualcuno. Dal caso Cannova al resto, l'attribuzione di responsabilità agli altri diventa conferma della propria irresponsabilità.

“Il caso Cannova è diventato caso giudiziario proprio per le denunce del governo regionale. Non è vero che la giunta non ha deliberato la costituzione di parte civile, il governo lo ha fatto in modo tempestivo su iniziativa degli assessori Croce e Contrafatto e tale delibera è stata regolarmente pubblicata. La costituzione non ha avuto attuazione, perché alcuni rami burocratici dell’amministrazione sono stati inadempienti. Su tali inadempienze, la presidenza ha incaricato la segreteria generale di verificare eventuali responsabilità”.

Nelle superiori parole di Rosario Crocetta, si contempla il rischio dell’impostura politica, a margine di una storia di presunte mazzette. La vicenda coinvolge un funzionario regionale e non ha visto, fin qui, l’effettiva costituzione di parte civile dell’amministrazione. Ne è nata una fortissima polemica, tra canti e controcanti. Ma il dato politico è sullo sfondo: ora e sempre, si ripropone l’incantesimo che tenta di rendere invisibile l’immobilità del governo.
E’ la tecnica del Crocettismo che si alimenta di comunicati e conferenze stampa. Lo accusano di qualcosa? Lui, il presidente, forte di affermazioni che nessuno verificherà mai, ribalta il senso del discorso, dice che le colpe stanno altrove, addita i sabotatori, senza peraltro indicarne nomi e cognomi.

A contorno, le domande di sostanza restano tutte inevase. Tornando al ‘caso Cannova’ – dal nome funzionario dell’assessorato regionale Territorio Ambiente, sotto accusa – ci si potrebbe chiedere: che delibera di giunta? Dov’è? Perché non tirarla fuori? E, se pure esistesse, basterebbe l’intenzione per assolvere questa politica dell’alibi?
Quale potere consapevole di sé ricorrerebbe, infatti, a una continua chiamata di correità? Quale governante esperto non si renderebbe conto che l’attribuzione continua della responsabilità agli altri descrive perfettamente la propria irresponsabilità? Nessuna buona risposta è al momento disponibile. Intanto, la Sicilia affonda, tra imposture e incantesimi.

 


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