PALERMO – La Sicilia orientale brucia e la Protezione civile striglia la Regione per l’inadeguatezza dei mezzi mesi in campi. Le zone più colpite sono le province di Catania, Ragusa e Siracusa, dove per vigili del fuoco e protezione civile è stata una giornata da incubo. A Caltagirone un incendio è divampato all’interno del sito di Kalat Impianti, che si occupa di impianti di trattamento, recupero e valorizzazione dei rifiuti. Nel Ragusano la situazione più critica a Chiaramonte Gulfi, dove le fiamme hanno aggredito una pineta e dove i residenti di una casa di riposo e di un centro di accoglienza sono stati fatti evacuare. Decine di ettari di vegetazione, macchia mediterranea ma anche oliveti e campi di frumento in fiamme nella Valle dell’Anapo, in provincia di Siracusa: squadre dei vigili del fuoco e volontari sono impegnati nell’opera di spegnimento in zone dove i mezzi di soccorso arrivano con difficoltà. La zona comprende il sito Unesco di Pantalica, e la riserva di Cavagrande tra i territori di Sortino, Ferla e Cassaro. Situazione sotto controllo, invece, in provincia di Messina: i vigili del fuoco hanno dovuto lavorare tutta la notte tra venerdì e sabato per avere ragione di un incendio che si era sviluppato sulle colline tra Patti e Sant’Agata di Militello.
La Protezione civile ha scritto alla Regione: “Anche la giornata di ieri ha evidenziato, in tutta la sua drammaticità, la grave condizione in cui versano le strutture della Sicilia deputate alla previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi e di interfaccia”. Così il Capo Dipartimento Fabrizio Curcio, in una lettera indirizzata al governatore Rosario Crocetta. Nel documento, che fa seguito a due precedenti note inviate nel mese di giugno, si sottolinea come – nonostante la particolare situazione meteorologica in atto e seppure all’origine degli incendi boschivi sia da annoverare la mano dell’uomo che agisce nei territori per dolo o per colpa – ci sia anche l’inadeguata organizzazione della Regione a fronteggiare il fenomeno attraverso una campagna antincendio efficiente. Molte le fragilità del sistema regionale, a partire dalle difficoltà di gestione della Sala operativa unificata – SOUP.
La Sala operativa unificata tra le altre cose – ricorda Curcio – dovrebbe “attribuire le priorità agli interventi da effettuare alle criticità operative delle squadre a terra non sufficientemente attrezzate”. Tra le altre fragilità, la “completa assenza di una flotta aerea regionale”. “Assenza – prosegue la lettera – che inevitabilmente impatta anche sull’impiego della flotta di Stato che dovrebbe essere dedicata a garantire il concorso alle Regioni e Province Autonome impegnate con le proprie risorse a fronteggiare le emergenze più complesse e che, invece, di fatto, sta sostituendo l’azione che è nella responsabilità Regione Siciliana”. Solo nell’ultima settimana a fronte di 108 richieste di concorso aereo pervenute al Centro Operativo Aereo Unificato – COAU – del Dipartimento della Protezione civile, 52 sono giunte dalla Sicilia che ha quindi raggiunto in media il 48% delle richieste totali, con punte pari anche al 67% nella giornata di ieri, venerdì 30 giugno, e al 61% lo scorso 28 giugno. E anche oggi, a fronte di 9 richieste complessive da parte delle Regioni pervenute finora al COAU, 5 – più della metà – sono della Sicilia. “Una situazione – conclude Curcio – ormai diventata critica, cui urge assolutamente porre rimedio”.
*Aggiornamento ore 20.51
“Basta con lo scaricabarile, forse Curcio non conosce la storia. Abbiamo sempre avuto una convenzione con il Corpo forestale dello Stato, dopo che l’hanno smantellato i mezzi dovevano essere trasferiti ai vigili del fuoco. Ho chiesto di rinnovare la convenzione con i vigili del fuoco e aspettiamo una risposta. E di questo ho informato il ministero dell’Interno”. Così il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta replica alle dichiarazioni del Capo Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, che ha definito inadeguata l’organizzazione della Regione a fronteggiare il fenomeno degli incendi. “Il problema è che si tratta di incendi dolosi – aggiunge Crocetta – la pericolosità della situazione l’ho rappresentata al ministero. In ogni caso la protezione civile in Sicilia sta operando perfettamente”.