AGRIGENTO – Reperti rinvenuti dopo migliaia di anni, andati in fumo in pochi minuti. Un incendio scoppiato nella sala del museo Pietro Griffo di Agrigento ha ridotto in cenere alcuni reperti storici risalenti all’epoca preistorica, per un danno di valore inestimabile. A causare l’incendio, un corto circuito al condizionatore della sala Umberto Zanotti, probabilmente causato da un sovraccarico di tensione, come dimostrano i numerosi blackout accusati in questi giorni dai cittadini della Valle dei Templi. Le fiamme, oltre a bruciare dei volumi antichi, hanno frantumato le vetrine che a loro volta hanno colpito i reperti, danneggiandoli in maniera irreparabile.
L’intervento tempestivo dei Vigili del fuoco ha evitato ulteriori danni dovuti al propagarsi delle fiamme, salvando così altri reperti minacciati dalle fiamme. Dal museo intanto parlano di danni ingenti, che potranno essere calcolati solo fra qualche giorno quando si farà una prima stima dei danni. L’incendio è avvenuto intorno alle 12:30, quando alcuni visitatori hanno avvistato le fiamme, informando in fretta i funzionari del museo che hanno allertato i Vigili del Fuoco.
Se sulle cause dell’incendio non ci sono dubbi, i dubbi riguardano il sistema antincendio del museo, da tempo fuori uso così come la sorveglianza interna. In passato i funzionari hanno segnalato i problemi agli uffici regionali, ma le risposte tardano ad arrivare. Quanto ai visitatori all’interno del museo, non c’è stato nessun ferito, solo tanta paura e tristezza per l’accaduto.
