Inchiesta Sanità: quel concorso “truccato” per direttore dell’Ordine

Inchiesta Sanità: quel concorso ‘truccato’ per direttore dell’Ordine

Dall’ordinanza della Gip Simona Ragazzi l’ipotesi: tra Missale e Campagna un “illecito scambio di utilità”.

CATANIA. Tra le procedure “truccate” nei concorsi e negli incarichi del mondo sanitario catanese, secondo le ricostruzioni della Procura – che ha chiesto e ottenuto dal gip 4 arresti e l’emissione di sospensione dai pubblici uffici di professionisti e figure di primissimo piano del mondo politico siciliano, come gli ex assessori regionali Ruggero Razza e Antonio Scavone – ci sarebbe il concorso per direttore amministrativo dell’ordine dei medici, assieme ad alcuni progetti del Psn.

Quel “posto” all’Ordine dei medici

Dalla nuova ordinanza della Gip Simona Ragazzi, un documento di oltre mille pagine, si evince che tali condotte, per l’accusa, sarebbero caratterizzate “dalla gravità, sistematicità e ampiezza delle manipolazioni”.
Uno dei casi più eclatanti – caso che, va specificato, non riguarda i due politici, a cui vengono contestate esclusivamente le nomine di due professionisti in altrettanti progetti – riguarda dunque l’ipotesi di aver turbato la procedura concorsuale, indetta nel dicembre 2020, per l’assegnazione dell’incarico di direttore amministrativo dell’Ordine dei dottori medici chirurghi e odontoiatri di Catania.
Un’ipotesi di reato che è contestata a Ezio Nunzio Campagna (dentista e vice-presidente dell’Ordine), Gesualdo Antonio Missale (già commissario dell’Ordine), al presidente dell’Ordine di Catania Ignazio La Mantia, a Filippo Di Piazza e Giuseppe Di Rosa. A Missale e Campagna è stato contestata inoltre l’ipotesi di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, poiché, secondo quanto si legge nell’ordinanza, si ravviserebbe tra di essi “un illecito scambio di utilità tra loro funzionale e collegato a tale incarico”.

Do ut des

Una sorta di do ut des: il “particolare impegno” di Missale in altri progetti, in pratica, avrebbe trovato “una remunerativa contropartita, oltre che nella sua nomina a Coordinatore del progetto Cardio Hub, poi sospesa, nella sua assunzione presso l’OMCeO di Catania, in qualità di Direttore Amministrativo, Ente presso il quale, tra l’altro, era già stato nominato terzo componente della terna che costituiva la Commissione Straordinaria dell’OMCEO di Catania con decreto del Ministro della Salute del 06.5.2020”.

Scrive il gip: “Poiché la nomina doveva avvenire all’esito di una procedura concorsuale, gli indagati si adoperavano per ottenere una commissione nominata ad hoc”. Secondo la Giudice, “l’anello di collegamento tra tutti i soggetti coinvolti” sarebbe stato Campagna, il quale avrebbe attivato “tutte le sue conoscenze per fare in modo che quell’incarico fosse assegnato al suo fedele collaboratore Missale Gesualdo, risultato che veniva poi effettivamente conseguito”.

L’inchiesta, va evidenziato, è ancora aperta.


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