Partecipate e Spartacus: inchiesta | Sanatoria per le nuove assunzioni? - Live Sicilia

Partecipate e Spartacus: inchiesta | Sanatoria per le nuove assunzioni?

La Procura regionale della Corte dei conti sta passando ai raggi X le assunzioni fatte dalle società partecipate e quelle nell'ambito del progetto Spartacus affidato al Ciapi di Priolo, dove sono arrivati i finanzieri. Dubbi su una norma dell'ultima Finanziaria, ma la Regione precisa: "Non sana le assunzioni effettuate dal 2010"

PALERMO – Una mega-inchiesta sulle società partecipate della Regione, un’altra sul Ciapi di Priolo, dove è arrivata la Finanza, e una legge che potrebbe vanificare il lavoro dei pubblici ministeri contabili. La Procura regionale della Corte dei conti sta passando ai raggi X le assunzioni fatte dalle società partecipate e quelle nell’ambito del progetto Spartacus affidato all’ente di formazione professionale siracusano.

Da mesi i magistrati contabili ha acceso i riflettori sulle assunzioni delle Partecipate. Nonostante il blocco previsto da una legge del 2010 dell’allora governo Lombardo, infatti, decine e decine di persone hanno ottenuto un posto di lavoro sotto la protezione di mamma Regione. Ad altri è stata garantita una progressione verticale di carriera. Insomma, una promozione. Le ultime statistiche parlano di un miliardo speso per i circa sette mila dipendenti delle trentatré partecipate che, in base all’ultima legge Finanziaria, dovranno diventare undici.

I magistrati contabili hanno richiesto alle partecipate i dati sulle assunzioni. Ancora attendono risposta. E hanno pure convocato alcuni presidenti. Nel frattempo anche il progetto Spartacus è finito sotto inchiesta. nei giorni scorsi i finanzieri si sono presentati negli uffici del Ciapi di Priolo e si sono portati via la documentazione del progetto. Un progetto sui cui Livesicilia ha acceso i riflettori nei mesi scorsi. Le fiamme gialle vogliono sapere come sono stati spesi i 36 milioni destinati agli sportelli multifunzionali.

Il progetto regionale è partito a fine novembre al termine di un iter tormentato. Coinvolgeva 1760 dipendenti con contratti semestrali per una platea di oltre 130 mila utenti. La legge prevede che per ricevere gli ammortizzatori sociali passivi un lavoratore debba essere sottoposto ad interventi di politica attiva. I lavoratori possono ottenere la cassa integrazione solo se inseriti in un percorso di formazione e orientamento professionale. Fino al 30 settembre la Regione aveva garantito gli interventi di politica attiva sfruttando gli avvisi 1 e 2 del Fondo sociale europeo. Scaduto il progetto degli sportelli multifunzionali, il governo nazionale ha deciso di centralizzare i servizi in un’unica agenzia nazionale per l’impiego, chiudendo gli sportelli. Risultato: 1850 persone a spasso. I lavoratori erano così rientrati negli enti di provenienza che, però, non avevano i soldi per impiegarli. Con una delibera di giunta del 26 settembre 2013 il presidente della Regione, Rosario Crocetta, su proposta dell’assessore regionale al Lavoro, Ester Bonafede, ha stabilito di avvalersi del Ciapi di Priolo, ente strumentale della Regione a cui l’Unione europea ha riconosciuto lo status di House Providing, per erogare gli interventi di politica attiva. Una delibera voluta per garantire innanzitutto la necessaria continuità del servizio.

Progetto tormentato, dicevamo, e con tanti dubbi. A cominciare da quelli sulla pubblicizzazione del bando di selezione che non era stato pubblicato né in Gazzetta ufficiale e neppure sul sito della Regione, ma solo affisso negli uffici provinciali del lavoro (era più che sufficiente, disse a Livesicilia la Corsello, citando una legge specifica). Dubbi anche sulla tempistica della selezione dei lavoratori e sull’utilizzo degli stessi finanziamenti, i 36 milioni che provengono dal Pac, Piano di Azione Coesione. Su questo punto anche a Roma chiesero di volere vederci chiaro. Le perplessità del governo nazionale affioravano in una riga nel verbale degli incontri tenuti dai vertici del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica (Dps), quello che fa capo alla Presidenza del Consiglio e al ministro per la Coesione territoriale, il 3 e 4 dicembre a Palermo. Il Dps chiedeva “un’informativa più precisa in merito agli interventi di politica attiva affidati al Ciapi di Priolo”. Durante una nostra incursione degli uffici del Ciapi di Palermo era venuto a galla il caos nella struttura dell’Addaura fra dipendenti pagati per autoformarsi e bandi per comprare i computer non ancora pronti a progetto iniziato.

Ora si muove anche la Finanza che ha sequestro alcuni faldoni di carte. Proprio all’indomani della notizia di una possibile vertenza che riguarda i lavoratori degli sportelli. Il progetto Spartacus è in scadenza, e di conseguenza l’Anfe ha già comunicato i licenziamenti e altri enti li hanno annunciati. A lanciare l’allarme sono Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola.

La vicenda delle Partecipate e quella Spartacus trovano un punto di contatto in un emendamento appena approvato nell’ultima Finanziaria. La precedente norma sul riordino della partecipate – la numero 11 del 12 maggio 2010 – stabiliva “al fine di garantire il livello occupazionale, che il personale delle società dismesse, in servizio alla data del 31 dicembre 2009, è trasferito nelle società risultanti alla fine del processo di riordino. E’ fatto divieto alle società a partecipazione totale o maggioritaria della Regione di procedere a nuove assunzioni di personale sia a tempo indeterminato che a tempo determinato, ivi comprese quelle già autorizzate e quelle previste da disposizioni di carattere speciale, salvo quanto previsto da procedure contrattuali discendenti da bandi ad evidenza pubblica, effettuati prima dell’entrata in vigore della presente legge”.

La Finanziaria di oggi sembrerebbe spostare in avanti la deroga per le nuove assunzioni. L’emendamento 14 dell’articolo 46 recita, infatti, che “è fatto divieto alle società di procedere a nuove assunzioni di persona salvo quanto previsto da procedure contrattuali discendenti da bandi ad evidenza pubblica, effettuati prima dell’entrata in vigore della presente legge”. Si parla, dunque, della “presente legge”, quella appena approvata.

Un modo per sanare tutte le assunzioni fatte dal 2009 in poi? Lo stesso testo prosegue: “In deroga al divieto di nuove assunzioni, le società pubbliche regionali risultanti dal processo di razionalizzazione, per l’espletamento dei servizi affidati dagli enti soci committenti in regime di in house providing, previa determinazione e nei limiti dei reali fabbisogni di personale, possono assumere personale, già in servizio effettivo alla data del 31 dicembre 2009, in possesso dei requisiti di legge, presso le società poste in liquidazione”.

Il Ciapi di Priolo è un di questi enti in house providing. La norma, dunque, autorizzerebbe le assunzioni per gli sportelli multifunzionali? Il caso partecipate e quello Spartacus da oggi non sono accomunati solo da una legge, ma pure da un’inchiesta dei magistrati contabili.

Al riguardo, però, una nota dell’assessorato all’Economia esclude che la norma della manovra possa sanare le assunzioni effettuate dal 2010 (LEGGI).


 


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