PALERMO – Tre vite spezzate, una tuttora appesa ad un filo. A distanza di quasi venti giorni dalla tragedia, dolore e speranza si intrecciano. Chi conosceva e amava la famiglia distrutta nello schianto della vigilia di Ferragosto, asciuga ancora le lacrime per la morte di Roberto Orestano, la moglie Rosa e la figlia Miriam. Ma allo stesso tempo spera che le condizioni di Mattia, il figlio minore della coppia, possano migliorare.
Il quindicenne e il fratello Luca, di 22 anni, sono gli unici sopravvissuti a quell’impatto terribile sull’autostrada A29. La Mercedes Classe A su cui viaggiava la famiglia palermitana si è scontrata con una Lancia Lybra guidata da un 35enne: l’impatto è avvenuto nei pressi del cavalcavia tra Fulgatore e Segesta, nel Trapanese. Ad avere la peggio l’auto degli Orestano, precipitata dal viadotto e distrutta dall’impatto. La macchina si è trasformata in un groviglio di lamiere, in una trappola da cui i corpi dei genitori e della ragazza diciottenne sono stati estratti ormai senza vita.
Sia Luca che Mattia, quella notte, sono stati trasportati immediatamente all’ospedale. A riportare le ferite più gravi il quindicenne, ricoverato con prognosi riservata al Trauma Center di Villa Sofia, dove è rimasto fino ad oggi. Nelle ultime ore il ragazzo è infatti stato trasferito all’Ismett, dove verrà sottoposto ad ulteriori cure ed accertamenti necessari per le ferite che hanno compromesso i polmoni.
Intanto la comunità evangelica, gli amici di famiglia e i compagni di scuola dei ragazzi, fanno il tifo per Mattia. In tanti cercano di dare coraggio e forza al ragazzo che sta lottando per la vita: “Riprenditi – scrive su Facebook l’amico David – ti voglio troppo bene. Mi dispiace per quello che e successo, però devi avere la forza per andare avanti tu sei forte e lo puoi fare. Aspetterò la chiamata in cui mi diranno che ti sei ripreso. Con affetto un tuo vecchio amico di infanzia”.
E ancora: “Siamo tutti con te Mattia. E’ difficile, sembra impossibile, ma puoi farcela. Siamo addolorati per quello che è accaduto alla tua famiglia, ma tu devi tornare tra noi. Staremo sempre vicino a te e tuo fratello, non vi abbandoneremo mai”. “Forza Mattia – scrive Federico – rimettiti presto. Ti siamo vicini, tifiamo per te”.