PALERMO – Le strade vanno tenute in ordine. La manutenzione è una cosa seria. Così può essere riassunto il principio che ha fatto scattare la condanna inflitta alla Provincia di Palermo che dovrà risarcire più di 220 mila euro in favore di un automobilista rimasto vittima di un incidente. La sentenza è della III sezione civile del Tribunale di Palermo.
La mattina del 30 agosto 2009, O.P., 42 anni, stava percorrendo al volante della sua Panda la strada provinciale nei pressi di Camporeale per raggiungere, come ogni giorno, il posto di lavoro. Sulla carreggiata c’erano detriti e fango che nascondevano delle buche. L’uomo perse il controllo del mezzo e finì la sua corsa contro il muro. L’impatto fu violentissimo. La vittima dell’incidente, oltre ad una serie di fratture, riportò un grave trauma cranico. Si risvegliò dopo alcuni giorni di coma. Da allora non è più lo stesso. Si è rimesso in piedi, è tornato a camminare ma, come si legge nella perizia, “risultano pregiudicate le attività ludiche e sportive” a causa di “lesioni che potrebbero andare incontro ad evoluzioni artrosiche e peggiorative”.
Da qui il risarcimento chiesto dall’avvocato Emanuele Gualniera sulla base di un principio sancito dalla Corte di Cassazione: il custode della strada, e cioè l’ex Provincia, è tenuta a vigilare per evitare i fattori di rischio. Che nel caso di una strada sono l’usura, il dissesto del fondo stradale, la presenza di buche, la segnaletica contraddittoria o ingannevole. Perché la manutenzione è una cosa seria.