ROMA – “Almaviva Contact ha dato la disponibilità ad individuare soluzioni alternative alla procedura di licenziamento in corso, nel quadro del percorso indicato dal Governo”. Così l’azienda in una nota dopo l’incontro con i sindacati sul piano da 2.988 esuberi nei call center di Palermo, Roma e Napoli. E aggiunge: “La richiesta di ricorrere ad ammortizzatori sociali, avanzata dal sindacato, può essere collocata nel solo contesto che garantisca la necessaria sostenibilità dell’attività aziendale nei siti produttivi interessati dagli esuberi”.
“Ogni altra posizione come quella di voler semplicemente prorogare strumenti che si sono rivelati inadeguati a fronteggiare un profondo stato di crisi ed hanno contribuito a generare pesanti perdite economiche appare strumentale e contraddittoria”, prosegue il comunicato. L’azienda si dice quindi “costretta a rilevare con sconcerto l’indisponibilità delle organizzazioni sindacali a proseguire un confronto che avrebbe dovuto necessariamente investire altre decisive problematiche, nonostante tale confronto, fortemente sollecitato dal Governo, sia formalmente previsto dalle procedure di legge a garanzia di tutte le parti coinvolte”.