Indagine sull'Amt in liquidazione |La difesa: "Sconfessate le calunnie" - Live Sicilia

Indagine sull’Amt in liquidazione |La difesa: “Sconfessate le calunnie”

Il Pm Fabio Regolo, che conduce l'indagine partita a seguito dell'esposto dell'Amministrazione comunale, ha ascoltato le risposte dell'ex liquidatore. Idonea: "Fiducia nella magistratura". I difensori: "Sconfessate tutte le affermazioni calunniose e diffamatorie poste in essere da alcuni soggetti del Comune nei confronti del nostro assistito"

L'interrogatorio
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CATANIA – E’ terminato intorno alle 12.30 l’interrogatorio dell’ex commissario dell’Amt, Giuseppe Idonea. Il Pm Fabio Regolo, che conduce l’indagine partita a seguito dell’esposto dell’Amministrazione comunale di Catania, ha ascoltato le risposte dell’ex liquidatore, assistito dai difensori, Christian Petrina e Luca Sagneri. Una volta saputo dell’apertura dell’inchiesta da parte della Procura, è stato lo stesso Giuseppe Idonea a chiedere di essere interrogato dal sostituto procuratore (LEGGI). “Ho piena fiducia nella magistratura – ha detto Idonea fuori dal Palazzo di Giustizia – Ho risposto alle domande del procuratore e penso di essere stato esaustivo”.

L’ipotesi di reato è quella di abuso di ufficio. La vicenda (anche a livello giudiziario) è scoppiata a seguito della rimozione di Giuseppe Idonea dal ruolo di commissario liquidatore. Una decisione che sarebbe scaturita da una serie di irregolarità che ora spetta alla magistratura verificare e accertare. Al centro di quella che è diventata anche una battaglia mediatica (visto che il caso è stato sollevato dopo un comunicato stampa ufficiale del Comune) i compensi di alcuni professionisti nominati per l’impugnazione di molti procedimenti esecutivi.

Un faldone pieno di documenti e atti è stato consegnato al pm Fabio Regolo al termine dell’interrogatorio. Un lavoro difensivo in cui è stato fondamentale il supporto dell’avvocato amministrativista Rocco Todero. Abbiamo in sede di interrogatorio sconfessato tutte le affermazioni calunniose e diffamatorie poste in essere da alcuni soggetti del Comune nei confronti del nostro assistito” – afferma il penalista Christian Petrina.  “Va sottolineato – aggiunge l’avvocato Petrina – che la nostra difesa è stata corroborata da un’ampia documentazione. Quindi tutte le accuse mosse in merito alle tante vicende sono state ripeto sconfessate anche sulla base di precise norme e sulla base di giurisprudenza su tali norme”.

L’avvocato Luca Sagneri risponde alla paventata ipotesi del conflitto d’interessi evidenziata dal segretario Antonella Liotta. “In questi giorni c’è stata una fortissima campagna mediatica da parte del Comune e del segretario generale – incalza – che ha ripetutamente fatto riferimento a questa storia del comparaggio d’anello che è meglio del signor Puzo” (autore de Il Padrino ndr). Sagneri affonda: “In realtà secondo noi si è voluto spostare l’attenzione su un dato assolutamente insignificante, posto che Ventura fu testimone di nozze certamente di Idonea più di dieci anni fa, ma è un professionista stimatissimo che aveva già collaborato con i legali incaricati dal Comune. Lo posso dire – spiega ancora Sagneri – perché l’incarico fu deciso di comune accordo con il sindaco e i dirigenti preposti. Ventura venne indicato ad Idonea precedentemente a qualsiasi sua scelta. Ventura che io rappresento in questo senso ha già deciso di tutelarsi nelle opportune sedi per quella che è stata una campagna diffamatoria”.

Sagneri, inoltre, ha qualcosa da dire anche sulla legge che sarebbe stata disattesa secondo il segretario Liotta. “La legge a cui fa riferimento la Liotta non c’entra nulla. Si trattava di incarichi fiduciari che riguardavano prestazioni d’opera intellettuale. C’è stata una confusione inverosimile su questo argomento, soprattutto tenendo conto del fatto che è stata equiparata a una prestazione di servizi”.

E torna nuovamente alla ribalta la questione (finita anche all’antimafia nazionale) dei terreni di proprietà dell’Amt. “Le domande che dovremmo farci in questi giorni sono altre – conclude Sagneri –  In questo senso abbiamo sollecitato l’attenzione del pubblico ministero su alcuni profili che ci sembrano proiettare estesissimi coni d’ombra su quello che è l’operato del Comune soprattutto su quella che doveva essere l’operazione di esproprio dei terreni adiacenti al Pua”.

Il collegio di difesa di Giuseppe Idonea sta approntando un esposto da depositare in Procura. “Adesso è arrivato il momento. Non attenderemo oltre – annuncia l’avvocato Petrina – chi ha sbagliato pagherà e pagherà caro”.

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