Indennità non corrisposte ai vigili | Esposto M5s per il maxi contenzioso - Live Sicilia

Indennità non corrisposte ai vigili | Esposto M5s per il maxi contenzioso

La causa intentata da 500 agenti della municipale. Forello: "La situazione è grave e pericolosa".

PALERMO – Il Comune di Palermo rischia seriamente il default. Un contenzioso da 35milioni di euro incombe sulle nostre casse”. Con queste parole il capogruppo del Movimento 5 stelle a Sala delle Lapidi Ugo Forello ha aperto la conferenza stampa di stamattina, il cui scopo è stato quello di “fotografare la condizione precaria in cui versano i conti di Palermo”. Una nuova grana potrebbe compromettere seriamente lo stato finanziario del Comune: il prossimo 10 maggio avrà luogo la prima udienza per il ricorso presentato a gennaio dai 500 agenti di Polizia municipale per il mancato versamento delle indennità. Un contenzioso che pesa tantissimo, se il Comune dovesse soccombere, infatti, dovrebbe tirare fuori ben 35 milioni di euro. “E trattandosi della sezione Lavoro del tribunale, la sentenza immediatamente esecutiva – ha specificato l’avvocato grillino – potrebbe arrivare entro sei mesi”.

Il vero problema però è che l’Amministrazione guidata dal sindaco Leoluca Orlando questa disponibilità molto probabilmente non ce l’ha. Infatti, in base alle verifiche effettuate dal capogruppo pentastellato che fa parte della commissione Bilancio, il Comune alla data del 28 marzo ha già utilizzato tutte le somme, circa 2 milioni di euro, disponibili nel fondo di riserva. “Cosa ancora più grave – ha sottolineato Forello – non si ha la minima idea sul come siano stati spesi questi fondi. Proprio per questo ho già fatto una richiesta di accesso agli atti”. Ma non è tutto: “L’anticipazione di cassa nel mese di aprile ha raggiunto quota 80 milioni di euro”. Insomma Orlando, in base alla denuncia dell’ex candidato sindaco, se perdesse la causa, “non avrebbe proprio dove reperire questi soldi per ripagare le indennità per servizi aggiuntivi espletati dai agenti”. Dal 2011 alla forza municipale, infatti, è stato chiesto di svolgere attività che esulerebbero dal loro contratto di servizio, come funzioni di polizia giudiziaria, di polizia stradale e di pubblica sicurezza. A fronte di queste richieste da parte dell’Amministrazione comunale, in fase di concertazione sindacale, sono state stabilite delle indennità aggiuntive il cui peso economico sarebbe stato sostenuto non solo da fondi comunali, ma anche da contributi regionali. In base al ricorso presentato dai cinquecento agenti, il Comune non avrebbe mai versato un solo euro di queste indennità. Nel dettaglio: per gli anni che vanno dal 2011 al 2013 avrebbe corrisposto solo la parte relativa ai contributi regionali, mentre per gli anni 2014 e 2015 non avrebbe versato neanche quelli, anche se “già nelle disponibilità del Comune – si legge fra le pagine depositate a gennaio -”.

Sulla vicenda, denunciata già a gennaio da Igor Gelarda, poliziotto e consigliere comunale del Movimento 5 stelle, Forello ha le idee molto chiare: “E’ una situazione gravissima quella che ci apprestiamo ad affrontare e per la quale presenteremo un esposto alla Corte dei conti. Il Comune e gli uffici preposti avrebbero dovuto prevedere degli accantonamenti necessari per affrontare eventualità del genere. Invece a Palermo si continua a navigare a vista – ha continuato il consigliere – Va attivata oggi stesso un’unità di crisi”. Intanto per fare ulteriore chiarezza sulle implicazioni di questo contenzioso Forello ha presentato una richiesta di parere da parte dell’avvocatura del Comune: “Io voglio sapere se gli avvocati hanno approfondito la questione, se esistono significative probabilità che il comune perda il ricorso. Vogliamo inoltre sapere – ha continuato il consigliere comunale – se si è fatta un’analisi sulla fondatezza della richiesta presentata dalle parti ricorrenti e se di conseguenza è stato richiesto l’accantonamento di somme in caso di soccombenza”. 

In difesa degli agenti stamattina è intervenuto anche Gelarda, assente alla conferenza stampa, ma che per primo aveva portato alla luce le agitazioni in seno alla Polizia municipale: “Sono soddisfatto di quanto detto oggi da Forello in conferenza stampa sull’enorme debito che il Comune di Palermo ha anche verso gli operatori della Polizia Municipale. Forello ha esposto bene il lavoro fatto da altri consiglieri comunali. Nello specifico – ha aggiunto – per quanto concerne il fondo efficienza servizi ormai dai mesi, insieme alla mia commissione, mi sono occupato in maniera approfondita della vicenda, e sono stato a stretto contatto con i diretti interessati. Credo che sia poco definire inqualificabile l’atteggiamento dell’Amministrazione comunale. A completezza di quanto affermato oggi dal mio capo gruppo Pro tempore aggiungo che già, avvalendomi della collaborazione di uno studio legale, sto vagliando la possibilità di un esposto in procura della Repubblica per valutare se la documentazione del Comune inerente questo fondo efficienza servizi, certificazioni e quant’altro, sia conforme alle norme di legge. Un plauso va ai sindacati che hanno portato avanti questa class Action , di cui si celebrerà la prima udienza a maggio, portando finalmente alla sbarra un’Amministrazione fin troppo disattenta alle esigenze della Polizia municipale e indirettamente alla sicurezza dei cittadini”.

Oltre alla polemica legata alle indennità, per sottolineare la precarietà dei conti della città, il capogruppo del Movimento 5 stelle ha tirato in ballo anche la grana dei disallineamenti delle aziende partecipate: “Con la proposta di bilancio consolidato in definizione (si attende solo la relazione dei revisori dei conti), è certo che il disallineamento al 2016 è di circa 42 milioni di euro, dei quali oltre 24 milioni di euro sono ad oggi del tutto sprovvisti di copertura in quanto la Rap, l’Amat e l’Amap hanno rinviato al mittente la richiesta di cancellazione dei crediti contestati”. Nelle scorse settimane, infatti, i vertici delle aziende con dei documenti ufficiali si sono opposti alla cancellazione dei crediti, mettendo in seria difficoltà il sindaco e il suo assessore al Bilancio Antonio Gentile. Amat e Rap, le due aziende che vantano crediti maggiori, non ritengono opportuno rinunciare rispettivamente a 13milioni e 20milioni di euro. Soprattutto per quanto concerne Amat, della cui crisi si parla ormai in maniera insistente, la mancata riscossione dei crediti unita alle perdite per l’anno 2017 che ammontano a 10milioni di euro, “genererebbe un effetto dalle dimensioni insostenibili – scriveva nella sua relazione il presidente Antonio Gristina -”. 

Insomma sommando tutte queste voci, crediti da pagare e contenziosi, il conto sarebbe davvero troppo salato per il Comune. “Siamo di fronte ad una gestione assurda della cosa pubblica – ha attaccato Forello – Sembra che l’amministrazione, ed il Sindaco in primis, voglia continuare a fare orecchie da mercante. Ma noi abbiamo il dovere di fronte ai cittadini palermitani di gridare forte e chiaro quale sia la situazione attuale dei conti di Palermo. C’è ad oggi un contenzioso di oltre 30 milioni di euro sprovvisto di copertura e oltre 24 milioni di euro del disallineamento non considerati, anche se esistenti. Non è accettabile questa situazione. Si guardi in faccia la realtà, perché per affrontare e tentare di risolvere un serio problema, prima è necessario riconoscerlo come tale”.

 

 

 

 

 


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