India, la Corte Suprema chiude il caso dei Marò italiani - Live Sicilia

India, la Corte Suprema chiude il caso dei Marò italiani

Commenti

    alla fine si è evinto a cosa miravano di piu’ “I SOLDI” in pratica l’Italia fra sequestri, processi accoglienza etc etc è vistà piu’ come una macchina che da soldi a tutti, ma non come una Nazione da Rispettare, colpa di Italiani e dei Politici perchè li votiamo.

    Io non ho partecipato e quindi non voglio pagare nulla. Alla fine, dove hanno preso questo milione di €, chi paga, noi contribuenti?
    Nessun telegiornale o notiziario da queste notizie, molto più utili dei numeri e statistiche del COVID-19, peró.

    Ma siamo sicuri che si trattava di poveri pescatori? Lo chiedo in quanto visto il pressante interesse dimostrato in tutti questi anni non da uno ma da vari governi che si sono succeduti in India potrebbero essere stati figli di qualche uomo potente di quel paese spacciati per pescatori al fine di rendere più pietosa la vicenda agli occhi dell’opinione pubblica…..

    Abbiamo militari in missione di pace un po in tutto il mondo. Ognuno di loro, prima di usare armi potenzialmente mortali, credo debba valutare attentamente il teatro e le regole di ingaggio contingenti in quel momento. Questi nostri fucilieri temo abbiano valutato con un po di leggerezza e il fatto che siamo stati costretti a risarcire le famiglie di quei pescatori uccisi lo dimostra. Certo erano in servizio al momento della tragedia ma esistono responsabilità oggettive ed individuali. Se si hanno in dotazione armi letali non si possono usare a piacimento o con leggerezza. E’ responsabilità del singolo valutare capire e agire in modo commisurato. Quei pescatori quale minaccia rappresentavano? Questo mega risarcimento lo pagheranno tutti gli Italiani non mi sembra giusto, andava dilazionato e trattenuto ai due protagonisti dal grilletto facile. Magari li aiutava a riflettere su ciò che prevede il loro incarico.

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Si d'accordo. Ma è tutto da vedere se poi si "quaglia" qualcosa, e cioè, esprimendosi tecnicamente: se le indagini porteranno o meno ad una richiesta di rinvio a giudizio e, insomma, se si aprirà una fase processuale del procedimento all'esito della indagini. Ed eventualmente, se succederà, per quali e quanti imputati. Inchieste di questo tipo sono un classico italiano: decine di indagati (molti dei quali "Noti", diverse personalità politiche di spicco) coinvolti, ma poi la più gran parte degli indagati manco arriva a processo, nel senso che è lo stesso PM a chiedere al GIP l'archiviazione della loro posizione (per chi non conosce i tecnicismi del procedimento penale si informi per conto suo).

Il casus belli della rissa non sarà chiaro, ma l'origine di questi fenomeni ha sempre la stessa causale: il degrado umano, sociale e culturale che attanaglia le c.d. aree popolari di Palermo. Il capoluogo è in balia dei figli di questo degrado: risse, furti (con spaccate e senza), scippi, danneggiamenti, abbandono di rifiuti più o meno ingombranti, effrazioni in proprietà private, alla peggio pure sparatorie e omicidi...l'identikit socio-culturale dei responsabili di queste prodezze (compresa la provenienza da certe zone della città) è sempre lo stesso.

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