Ineleggibili i condannati per mafia - Live Sicilia

Ineleggibili i condannati per mafia

EUROPARLAMENTO
di
2 min di lettura

Via libera dalla commissione Libertà civili, giustizia e affari interni dell’Europarlamento al rapporto sulla Criminalità organizzata e le mafie nell’Unione Europea. Nel documento anche l’ineggibilità al Parlamento di Strasburgo per i deputati condannati in maniera definitiva per l’appartenenza ad organizzazioni criminali e un codice etico per i politici.

Ma non solo: nel documento vengono stabiliti per la prima volta alcuni principi dell’ordinamento italiano come la tracciabilità dei flussi finanziari,  l’esclusione dalle gare di appalto delle aziende condannate per reati di mafia o criminalità organizzata in tutti gli Stati membri, l’affinamento delle misure di confisca e sequestro dei proventi derivanti da attività criminali e riutilizzo anche a fini sociali dei patrimoni confiscati, le misure detentive più severe per i colpevoli di reati di criminalità organizzata. E poi il dossier fissa le regole procedurali per migliorare la protezione dei collaboratori di giustizia e delle vittime, e individua come priorità il contrasto alla tratta di esseri umani, al narcotraffico, al cybercrime, alla corruzione e al riciclaggio. Il rapporto, in caso di approvazione (il voto decisivo in plenaria è previsto per il 25 ottobre), si tradurrà in dossier legislativi vincolanti negli Stati membri.

Sul primo via libera al documento esprime soddisfazione l’europarlamentare siciliano Salvatore Iacolino, responsabile per il Gruppo Ppe in materia di criminalità organizzata: “Superata ogni litigiosità spesso propria della politica italiana – afferma – il dossier rappresenta un documento essenziale nella lotta alla criminalità organizzata ed alle mafie negli Stati membri. Il primo dossier del Parlamento Europeo sulla criminalità organizzata e le mafie risponde all’esigenza di riavvicinamento delle legislazioni nazionali con un approccio comunitario che porta alla definizione di un quadro organico”. Per Iacolino, in particolare, “di fronte all’aggressione che la criminalità organizzata internazionale esercita sui cittadini e sulla ‘Licit economy’, sono stati definiti compromessi soddisfacenti che riprendono le posizioni espresse dal Ppe nel contrasto al crimine transfrontaliero. Aggredire i patrimoni dei mafiosi per investirne i proventi a vantaggio della collettività costituisce il risultato più significativo del dossier definito con i decisivi contributi del Ppe”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI