Allarme influenza: "Previsti fino a 400mila casi a settimana"

Allarme influenza: “Previsti fino a 400mila casi a settimana”

Influenza, con il freddo i primi casi. Le previsioni e i consigli dei virologi

Le prime ondate di freddo e il repentino calo delle temperature rappresentano, come spesso accade, una miccia per la diffusione dei virus respiratori. Sulla base di quanto già accaduto in Australia, mentre in Italia si registrano i primi casi, i virologi e infettivologi italiani concordano nel dire che quest’anno l’influenza sarà particolarmente impegnativa.

“Il freddo è l’elemento trigger, l’innesco del peggioramento del numero di casi”, spiega all’Adnkronos Salute Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi Sant’Ambrogio di Milano.
Secondo l’esperto, lo scenario non è da sottovalutare.

Influenza, in Italia i primi casi

L’Italia potrebbe presto trovarsi a fronteggiare fino a 400mila contagi settimanali legati a infezioni respiratorie, spinti proprio dallo sbalzo termico. E non si tratta solo del virus influenzale.

“In questo momento i virus influenzali sono ancora minoritari rispetto ai ‘cugini’ simil-influenzali, come adenovirus e rinovirus. E c’è poi il Covid che si fa sentire”, puntualizza Pregliasco. Ogni virus, ricorda il virologo, ha il suo specifico “habitat” climatico.

I parainfluenzali prosperano nei repentini cambi di temperatura, mentre la vera influenza farà la sua comparsa più avanti, quando le giornate consecutive sotto lo zero e l’umidità elevata creeranno le condizioni ideali per la sua diffusione.

Per ora, il quadro è netto. All’ingresso anticipato del freddo autunnale seguirà un’impennata dei malanni di stagione. Una doppia sfida per il Paese, che passa bruscamente dal caldo estivo alle prime avvisaglie dell’inverno.

Matteo Bassetti invita tutti a vaccinarsi

A mettere in guardia gli italiani ricordando l’importanza della vaccinazione è Matteo Bassetti. Il direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova ritiene valida la previsione secondo cui si potrebbero raggiungere 20 milioni di casi (contro i 16 milioni dell’anno scorso, ndr), il che significherebbe che un italiano su tre potrebbe essere colpito dal virus dell’influenza.

“È giusto che ci si protegga in modo tale che il virus circoli di meno – ribadisce il medico genovese sul suo account Instagram – Anche perché quest’anno ci aspetta un’influenza davvero impegnativa. Quindi è bene che si inizi da subito a pensare alla vaccinazione ma anche a pensare a organizzare al meglio sia gli ospedali che gli studi dei medici di medicina generale in modo che si possa affrontare questa problematica in maniera attiva e non aspettarla passivamente”.

Come ricorda Bassetti, la vaccinazione fa sì che l’influenza si manifesti in una forma meno virulenta. In definitiva, vaccinarsi vuol dire proteggere non solo se stessi ma anche gli ospedali italiani.


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