Influenza, in Giappone dichiarata l'epidemia nazionale

Influenza, in Giappone è epidemia nazionale. Bassetti: “Può succedere anche qui”

Oltre 6mila casi ad ottobre e più di 100 scuole chiuse
LE PREVISIONI
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Negli ultimi mesi il ceppo influenzale H3N2, uno dei sottotipi del virus dell’influenza A, ha catturato l’attenzione degli esperti di sanità pubblica in diversi Paesi, poiché la sua attività sembra riprendere vigore in anticipo rispetto allo schema stagionale consolidato.

Dopo l’impennata registrata in Australia e Nuova Zelanda negli ultimi due mesi, l’emergenza si è spostata in Giappone dove è stata dichiarata epidemia nazionale con oltre 6mila casi registrati solo ad ottobre. Molti osservatori ritengono che ciò possa esercitare un’eco anche in Europa nella stagione invernale.

Quello che sta accadendo in Giappone è un segnale che induce cautela. Se da un lato la mobilità internazionale e gli scambi tra emisferi favoriscono la diffusione virale, dall’altro il confronto con l’andamento dell’influenza nell’emisfero australe — dove H3N2 è stato tra i sottotipi prevalenti — suggerisce un potenziale anticipo stagionale per l’Europa. Tale fenomeno metterebbe a dura prova i sistemi sanitari, se la vaccinazione non raggiungesse coperture adeguate.

Epidemia Giappone, le raccomandazioni di Bassetti

A lanciare l’allarme è Matteo Bassetti dal suo profilo Instagram. “In Giappone sono state chiuse più di 100 scuole per l’emergenza influenza – esordisce – In particolare, sta girando molto il ceppo H3N2 che sarà anche quello che circolerà in Italia insieme all’H1N1.

In Giappone, la differenza rispetto al passato è che l’epidemia è arrivata molto più precocemente. Normalmente arrivava verso la fine di novembre, è arrivata già dai primi di ottobre. Non ci sono ancora quei grandi freddi che il Giappone vede più avanti”.

“La stessa cosa potrebbe accadere anche da noi in Italia – avvisa direttore della Clinica di Malattie Infettive – quindi bisogna correre rapidamente ai ripari vaccinandosi. Credo che quest’anno sia importante vaccinare più persone possibili.

Dobbiamo crescere rispetto al solo 25% della popolazione generale. Purtroppo soltanto un italiano su quattro si vaccina. Dobbiamo crescere di più per evitare che l’onda giapponese, che potrebbe arrivare da noi, ci faccia molto male”.

Cos’è il ceppo influenzale H3N2

Il ceppo influenzale H3N2 è un sottotipo del virus dell’influenza A, appartenente alla famiglia degli ortomixovirus, responsabile di numerose epidemie stagionali e di una pandemia nel 1968 conosciuta come “influenza di Hong Kong”.

È caratterizzato da una grande capacità di mutazione genetica e antigenica, che gli consente di eludere le difese immunitarie e rendere meno efficace la protezione dei vaccini nel tempo.

Il virus colpisce principalmente le vie respiratorie, provocando sintomi come febbre alta, tosse, dolori muscolari, stanchezza e, nei casi più gravi, complicanze respiratorie come bronchiti e polmoniti.

Particolarmente rischioso per anziani, bambini piccoli e soggetti fragili, l’H3N2 si distingue per la sua rapidità di diffusione e per la tendenza a causare stagioni influenzali più intense rispetto ad altri ceppi, motivo per cui è costantemente monitorato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e incluso ogni anno nella composizione dei vaccini antinfluenzali.
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