Intesa per rilanciare| l’economia del territorio - Live Sicilia

Intesa per rilanciare| l’economia del territorio

Il documento, condiviso da 19 organizzazioni, mette l’accento sull’importanza di sviluppare una piena sinergia con le pubbliche amministrazioni.

confindustria
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Catania – Creazione di un contesto più amico delle imprese per sostenere la crescita e combattere la disoccupazione. Passa anche da qui l’impegno per il rilancio dell’economia del territorio, dove la nuova governance della Camera di commercio può avere un ruolo propulsore decisivo. E’ questo il messaggio lanciato oggi dalle organizzazioni datoriali e sindacali riunite nella sede di Confindustria Catania per presentare le linee programmatiche di indirizzo dell’ente camerale etneo che si appresta dopo mesi di commissariamento a rinnovare i suoi vertici.

Il documento, condiviso da 19 organizzazioni, mette l’accento sull’importanza di sviluppare una piena sinergia con le pubbliche amministrazioni, ma anche con il mondo della scuola e dell’Università considerate risorse strategiche per il marketing indiretto del territorio. “Le imprese si aspettano risposte concrete – ha affermato il presidente di Confindustria Catania, Domenico Bonaccorsi di Reburdone -. Servono azioni in grado di attutire gli effetti di una congiuntura pesantissima che sta falcidiando tessuto produttivo e occupazione: liberare il costo del lavoro dall’ eccessiva pressione fiscale, sollecitare investimenti per le infrastrutture, combattere la corruzione e pretendere assoluto rigore nella gestione della cosa pubblica. Le Camere di commercio, oggi, non possono limitarsi alla funzione di anagrafe delle imprese, ma devono riappropriarsi del ruolo strategico di proposta nella definizione delle politiche di sviluppo a sostegno del tessuto produttivo”.

Cinque linee strategiche per la nuova mission camerale. Ma è importante anche agire in una logica di rete che guardi oltre al territorio e metta insieme competenze e azioni per lo sviluppo di tutto il Sud –est della Sicilia, attraverso la collaborazione tra gli enti camerali dell’area. Cinque le linee strategiche individuate nel documento per rilanciare la mission camerale: sostegno al credito e all’occupazione; valorizzazione del territorio e delle attività produttive; innovazione ricerca e formazione; servizi alle imprese; programmi di accompagnamento all’internazionalizzazione.

Contratti di insediamento e fondo per il credito a sostegno delle imprese. Nel documento le organizzazioni datoriali e sindacali hanno indicato alcuni strumenti specifici per rinsaldare il legame tra ente camerale e comunità delle imprese. In questa direzione si inseriscono infatti il “contratto di insediamento”, destinato ad agevolare gli investimenti delle imprese estere e nazionali nel territorio e la costituzione di commissioni consiliari ad hoc per dare ossigeno alle piccole, medie e micro imprese in materia creditizia, attraverso la costituzione di un apposito fondo di rotazione con la compartecipazione degli istituti bancari.

Categorie produttive e organizzazioni sindacali condividono un nuovo modello di sviluppo. “Occorre costruire un sano rapporto di fiducia e di responsabilità – ha affermato il presidente di Confcommercio Catania, Riccardo Galimberti -. Abbiamo bisogno di un patto sociale forte che faccia riemergere il nostro territorio dalla palude. Oggi c’è la consapevolezza da parte delle categorie produttive di poter volare alto e tornare ad avere un forte ruolo di lobby nei confronti della politica a sostegno delle nostre imprese”.

“Aver condiviso un documento comune, dopo lunghe contrapposizioni – ha ricordato Salvatore Bonura, segretario della Cna –, è un passo importante. Ora e’ necessario fare in modo che la Camera di commercio diventi il punto di riferimento concreto per tutti i soggetti imprenditoriali”. “Si tratta di una giornata importante – ha detto Gaetano Mancini, presidente provinciale e regionale di Confccoperative – a testimonianza del consolidamento dei rapporti fra le organizzazioni datoriali, che fa ben sperare per il futuro della nostra economia che ha bisogno di condivisione, nel nome degli interessi delle imprese, piuttosto che di contrasti”.

Sulla stessa linea il presidente di Apindustrie, Giuseppe Scuderi: “Occorre fare tesoro degli errori del passato – ha precisato -, per disegnare insieme un nuovo modello di sviluppo. Oggi abbiamo le energie, l’esperienza e le competenze per farlo”. Soddisfazione è stata espressa anche dalle organizzazioni sindacali:”Il documento condiviso oggi – ha detto il segretario provinciale della Cgil, Angelo Villari – è un grande atto di responsabilità nei confronti del nostro territorio, uno scatto di reni che servirà ad aprire una nuova fase per lo sviluppo”. Anche per la segretaria generale della Cisl, Rosaria Rotolo, si tratta di un patto forte siglato tra mondo sociale e produttivo che dovrà dispiegare effetti concreti per il lavoro, reale opportunità di partecipazione e fronte comune verso istituzioni e governi a tutti i livelli, limitando al massimo i tempi di azione”.

Tra gli interventi della giornata quelli di Roberto Ponte (Confimprese), Carmelo Micalizzi (Federazione Armatori Siciliani), Salvatore Politino (Confesercenti), Giovanni Pappalardo (Coldiretti), Sebastiano Truglio (Consulta provinciale dei liberi professionisti). Le organizzazioni che hanno condiviso il documento: Abi, Apindustrie, Cna, Codacons, Coldiretti, Confartigianato, Confcooperative, Confesercenti, Confcommercio, Confimprese Italia, Confindustria Catania, Consulta provinciale dei liberi professionisti, Federazione Armatori, Legacoop, Upia Casa Artigiani, Upla Claai, Cgil, Cisl, Ust Cisl e Uil.

 

 


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