Istanza del Comune al tribunale| per l'affitto del ramo d'azienda - Live Sicilia

Istanza del Comune al tribunale| per l’affitto del ramo d’azienda

Il Comune presenta un'istanza al tribunale per avviare l'iter dell'affitto del ramo d'azienda, anche se resta il nodo legato alla manutenzione stradale.

PALERMO – Il Comune di Palermo muove i primi passi ufficiali verso l’affitto del ramo d’azienda dell’Amia. Questa mattina, infatti, il vicesindaco Cesare Lapiana si è recato al tribunale per un’istanza con cui chiede alla sezione fallimentare di avviare le procedure per farsi carico dei lavoratori e dei mezzi dell’azienda di piazzetta Cairoli.

Dopo la decisione dei giudici di decretare il fallimento dell’Amia, infatti, Palazzo delle Aquile ha sempre detto di essere pronto a gestire direttamente la raccolta dei rifiuti: per farlo, però, chiede i 2400 dipendenti della società e i mezzi. Scartata l’ipotesi della requisizione, si è fatta strada quella dell’affitto del ramo d’azienda su cui ci sarebbe l’accordo con la curatela fallimentare.

L’obiettivo dell’amministrazione Orlando è quella di mantenere i livelli occupazionali e soprattutto i servizi di raccolta e spazzamento, specie ora che l’emergenza sembra ormai alle spalle. Per questo nell’istanza il sindaco si dice pronto a “corrispondere un canone per l’utilizzazione di attrezzature, macchinari, beni mobili e immobili di Amia e Amia Essemme”. Per farlo, però, bisogna prima valutare il valore dei beni e accedere agli atti della società: di qui l’istanza al tribunale, con cui il Comune si dice anche disponibile a “provvedimenti urgenti” che accelerino le procedure.

Resta da capire, però, cosa ci sarà nel ramo d’azienda in questione: finora si è parlato dei servizi di raccolta dei rifiuti e spazzamento e non della manutenzione stradale, che sebbene rappresenti una parte minoritaria dell’azienda ha comunque un suo valore e soprattutto del personale collegato. Non è chiaro se anche questo “pezzo” di Amia sarà oggetto dell’affitto, visto che in quel caso potrebbe sorgere qualche difficoltà economica. Il servizio, in quanto strumentale, dovrà comunque essere privatizzato al più presto, così come previsto dalla normativa: a meno che il governo Letta, magari su suggerimento della sua anima più siciliana, non intervenga con una proroga che, nel caso, salverebbe anche Sispi.

“La procedura che il Comune intende attivare – scrive Orlando – mira alla continuità del servizio e alla salvaguardia dei livelli occupazionali.” Il tutto – chiarisce il Sindaco – “con oneri a carico dell’Amministrazione comunale, che manifesta la propria disponibilità a corrispondere da subito un canone per l’utilizzazione delle attrezzature, i macchinari, i beni mobili e immobili di Amia ed Amia Essemme, ultime costituenti un’unica realtà aziendale”.

“E’ arrivato il momento – afferma Orlando a commento della nota inviata – che il Comune possa finalmente essere titolare dei servizi prima svolti da AMIA, perché dopo anni di una gestione che ha privato i cittadini di servizi decenti e condotto le aziende al fallimento, è indispensabile che l’Amministrazione pubblica riprenda in mano la situazione per riportarla su corretti binari di efficienza”.

“L’Ugl esprime sicuramente soddisfazione per il passo compiuto dall’amministrazione comunale in relazione alla cessione di Amia. Si sottolinea inoltre la necessità come peraltro ribadito dal primo cittadino di salvaguardare tutti i livelli occupazionali e di mantenere esclusivamente pubblici tutti i servizi svolti da Amia, a tal proposito va ricordato l’impegno preso dal sindaco con le parti sociali sabato scorso con il quale ha ribadito il suo fermo rifiuto a qualsiasi forma di privatizzazione ivi compreso il servizio di manutenzione strade”. A dichiararlo Antonio Vaccaro, segretario provinciale dell’Ugl.


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