Il questore Longo: “Il cittadino |è il nostro giudice più severo” - Live Sicilia

Il questore Longo: “Il cittadino |è il nostro giudice più severo”

Anche a Catania si è svolta quest’oggi la tradizionale e solenne cerimonia celebrativa in occasione del 162° anniversario della fondazione della Polizia di Stato.

festa della polizia
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CATANIA-“ Esserci sempre” lo slogan che sintetizza la celebrazione per il 162° anniversario della fondazione della Polizia di Stato, che si è svolta quest’oggi anche a Catania come nel resto d’Italia. La cerimonia -veloce e all’insegna della sobrietà così come richiamato dalle disposizioni emanate dalla Presidenza del Consiglio- si è tenuta all’interno della Caserma “Rinaldi”, al Corso Italia, sede del X Reparto Mobile, ed è stata preceduta dalla consueta deposizione di una corona di alloro in memoria dei Caduti. Un evento importante per festeggiare con solennità gli uomini e le donne della polizia di stato rappresentativi di un’istituzione salda e punto di riferimento ineludibile per la democrazia e la società civile tutta.

Alla cerimonia come da tradizione hanno preso parte gli appartenenti alla Polizia, i familiari e Salvatore Longo, Questore della Provincia di Catania nonché Dirigente Superiore di Pubblica Sicurezza. Dopo la lettura dei vari messaggi pervenuti dalle massime autorità dello stato, compreso quello dell’attuale capo della Polizia Alessandro Pansa, ha preso parola il questore il quale ha sottolineato che “Il cittadino è non solo il destinatario, ma anche il giudice inappellabile della qualità delle prestazioni rese e dei servizi erogati dalla pubblica amministrazione; un giudice severo – ha detto ancora – e attento che in cambio della sua fiducia pretende trasparenza, professionalità ed efficienza”. I comportamenti virtuosi da parte dei cittadini, come più volte evidenziato dallo stesso questore, possono rivelarsi cruciali al fine di contrastare l’illegalità.

Ma la cerimonia celebrativa è stata anche occasione per tracciare un bilancio delle attività della Squadra Mobile etnea guidata da Antonio Salvago, bilancio che riporta risultati definiti lusinghieri. “Tra le attività della Squadra Mobile, – ha spiegato – oltre alla cattura di 12 latitanti, si segnala l’incessante impegno in ordine al fenomeno delle estorsioni, accompagnato da una costante opera di avvicinamento della Polizia di Stato alle categorie sottoposte a tale azione criminale. Ciò è avvenuto sollecitando la collaborazione – ha proseguito il questore – e la sinergia con le associazioni imprenditoriali e quelle antiracket sia locali che nazionali, nonché sensibilizzando le vittime sulla opportunità di collaborare con le Forze dell’Ordine. I risultati di questa attività sono stati tangibili e si sono sostanziati in ben 44 denunce per estorsione presentate dalle vittime del “racket”.

Risultati importanti, dunque, conseguiti anche grazie ad un costante presidio sul territori e alla collaborazione fattiva e partecipata con tutti i vari settori operativi, “ed in particolare – ha detto ancora Longo – con l’Ufficio Prevenzione Generale, Reparto Prevenzione Crimine, DIGOS e Squadre di Polizia Giudiziaria dei Commissariati e delle Specialità (Stradale, Postale e Telecomunicazioni, Ferroviaria, Frontiera) e con l’ausilio del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica.

Il questore Longo, infatti, durante il suo discorso si è soffermato nell’evidenziare gli ottimi risultati raggiunti non solo nell’ambito del contrasto alla criminalità organizzata, ma anche relativamente il narcotraffico e all’usura, così come confermano i dati statistici, che hanno registrato nell’ultimo anno un significativo calo nel numero di reati consumati, “nonostante – ha evidenziato il questore – ci sia un leggero aumento dei furti in alloggio soprattutto in provincia, si sottolinea il decremento delle altre tipologie di furti degli scippi e delle rapine, con riferimento a quei reati per i quali è tristemente noto questo centro cittadino e che lo rendono talvolta una meta poco appetibile per i turisti”. “La lotta allo spaccio ed al traffico – ha detto ancora il questore – di sostanze stupefacenti ha registrato positivi risultati con numerosi arresti, denunce e sequestri di sostanze illecite. 338 sono stati gli arresti per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Inoltre, tra eroina, cocaina, hashish, marijuana e droghe sintetiche si è giunti a sequestri complessivi di quasi 2.741 Kg”.

Anche nell’ambito della violenza sessuale sulle donne, quest’ultimo tema sempre caldo ed esigente quanto mai di risposte concrete “si è operato, – prosegue – con rapidità e professionalità, in modo particolare nel delicatissimo settore delle violenza sessuale, con 15 arresti”.

Guardando poi all’ordine pubblico, “gli incontri di calcio – continua – e, in modo particolare, quelli disputati allo stadio “Massimino” di Catania non hanno fatto registrare episodi di illegalità di particolare rilievo, dato sintomatico dell’impegno profuso, in attuazione delle direttive impartite di volta in volta e compendiate nelle relative ordinanze del Questore”.

L’ultimo anno inoltre, ha visto tristemente la città di Catania come nuova meta di sbarchi. “Accanto al contrasto – ha evidenziato Longo – della grande criminalità si è affiancato il fronte della nuova spinta migratoria, acuita dal conflitto civile siriano, che a Catania si è annunciata con il drammatico sbarco della mattina del 10 agosto 2013”. Un fatto “che ha messo a dura prova la Polizia di Stato, per l’aggravio di servizi imposti dal flusso che, continuando a gravare sull’intera Sicilia, ricade anche sul CARA di Mineo. A tal proposito sottolinea – non posso non indicare le difficoltà imposte da carenze strutturali e normative”.

Longo e il prefetto Federico durante la consegna degli encomi

A conclusione delle cerimonia celebrativa, dopo i saluti e i ringraziamenti, il questore Longo insieme al Prefetto Maria Guia Federico, hanno consegnato i consueti encomi e riconoscimenti ai poliziotti ed operatori che in delicate operazioni di polizia giudiziaria si sono distinti per coraggio, sprezzo della paura e professionalità.

 


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