La banda dei furti hi-tech| Nuove accuse per sei persone - Live Sicilia

La banda dei furti hi-tech| Nuove accuse per sei persone

Le indagini successive al blitz che ha già portato a 17 arresti hanno permesso di accertare il coinvolgimento degli indagati in altri furti. Nel mirino dell'organizzazione anche una profumeria ed un negozio di alimentari.

Operazione "Overall"
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PALERMO – Passavano al setaccio i negozi di elettrodomestici di mezza Sicilia. Palermo e provincia, Enna, Catania, Messina, Trapani: non trascuravano nulla, specie i centri commerciali, da cui scappavano con centinaia di cellulari, televisori e strumenti hi-tech. Dopo l’arresto di diciassette persone avvenuto il 23 luglio, scattano nuove misure cautelari per sei degli indagati coinvolti nell’operazione “Overall” degli uomini del commissariato di Cefalù diretti da Manfredi Borsellino e dai carabinieri.

Le indagini sono durate un anno e mezzo ed hanno permesso di accertare ventuno furti, messi a segno da un capo all’altro della regione, compresi alcuni colpi alle tabaccherie che hanno fruttato migliaia di euro. Giacinto Grimaldi, 38 anni, Massimiliano Bronzino, 41 anni, Salvatore Scasso, 36 anni, Antonio Mazzè, 36 anni, Antonio Di Cara, 34 anni e Salvatore Finocchio di 23 anni, già arrestati durante il blitz, avrebbero preso parte ad altri furti successivamente ricostruiti dagli investigatori.

Alla gang sono infatti stati attribuiti nuovi colpi, tra cui quello consumato nella notte tra il 27 e il 28 Giugno dell’anno scorso presso il centro commerciale “Euronics” di Capo d’Orlando, quando travisati, sfondando porte e vetrate di accesso, si impossessarono di beni e prodotti tecnologici tra cui cellulari, pc, tablet, televisori per un valore complessivo di settantamila euro.

Grimaldi, in particolare, è accusato anche del furto di una Mercedes classe C, avvenuto a Locogrande, in provincia di Trapani, e di avere svaligiato due esercizi commerciali, una tabaccheria di Custonaci, “La Maison del Tabacco” e il negozio “Dolce sorriso” di Monforte San Giorgio, in provincia di Messina, facendo finire nelle casse dell’organizzazione dello Zen 2, un bottino di oltre 50 mila euro. Accertati inoltre i colpi in una profumeria e in un negozio di alimentari, ovvero “Leader Profumi s.r.l.” di Palermo, e la ditta “Formaggi Sgroi Salvatore s.r.l.” di Carini. Per trasportare la refurtiva i componenti della banda utilizzavano degli autocarri rubati.


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