La beffa della stabilizzazione - Live Sicilia

La beffa della stabilizzazione

Era solo di due giorni fa l'annuncio in pompa magna del governatore Raffaele Lombardo. "La parola precariato non dovrà più fare parte del vocabolario dell’amministrazione pubblica in Sicilia" aveva detto presentando il disegno di legge “Misure urgenti a sostegno dell’occupazione” a sindaci e amministratori locali delle province di Trapani e Palermo. Ma arriva una brusca frenata per il percorso di stabilizzazione di 22.500 precari negli Enti Locali dell’Isola
Precari, nella finanziaria solo una proroga
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Era solo di due giorni fa l’annuncio in pompa magna del governatore Raffaele Lombardo. “La parola precariato non dovrà più fare parte del vocabolario dell’amministrazione pubblica in Sicilia” aveva detto presentando il disegno di legge “Misure urgenti a sostegno dell’occupazione” a sindaci e amministratori locali delle province di Trapani e Palermo. Ma arriva una brusca frenata per il percorso di stabilizzazione di 22.500 precari negli Enti Locali dell’Isola.

Il presidente dell’Ars, Francesco Cascio è stato chiaro: nella finanziaria, da approvare entro l’anno, è inserita la proroga di un anno, il resto è “fumo negli occhi”. E a stretto giro di posta è giunto l’appoggio dichiarato di Gianpiero D’Alia, coordinatore dell’Udc in Sicilia, che ha sottolineato l’importanza di approvare la finanziaria prima di pensare alle stabilizzazioni.

Nell’annosa questione precari, la prossima scadenza è fissata al primo dicembre prossimo, quando 4.800 lavoratori in servizio negli uffici dell’amministrazione regionale dovrebbero firmare i contratti a tempo indeterminato.


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