La caduta nel burrone e il ricovero: il forestale non ce l'ha fatta

La caduta nel burrone e il ricovero: il forestale non ce l’ha fatta

Calogero Raccuglia aveva 66 anni
L'INCIDENTE SUL LAVORO
di
2 min di lettura

PALERMO – È morto l’operaio forestale che si era infortunato il 21 ottobre scorso nel cantiere forestale di Monte Cuccio, a Palermo, cadendo in un burrone. Calogero Raccuglia, 66 anni, di Torretta, ricoverato in ospedale subito dopo l’infortunio, non ce l’ha fatta.

Chi era Raccuglia

Era un lavoratore ‘settantottista’, ossia annualmente assunto per settantotto giorni dall’ufficio sviluppo territoriale. “Ancora una volta siamo costretti ad esprimere cordoglio e vicinanza ai familiari e ai colleghi di una vittima sul lavoro e siamo preoccupati per quanto è accaduto nel settore in questi ultimi mesi”, dichiarano Giuseppe La Bua, segretario territoriale della Uila-Uil di Palermo, Totò Guastella, capo Lega della Uila-Uil di Torretta e Michelangelo Ingrassia, componente del comitato consultivo provinciale Inail di Palermo in rappresentanza della Uil per il settore agroforestale.

Dolore e rabbia

“Constatiamo che nei cinque mesi compresi tra giugno e ottobre di quest’anno, si contano ben cinque infortuni di lavoratori forestali, di cui uno mortale, nella provincia di Palermo. Si tratta di una media statistica senza precedenti e drammatica: un infortunio al mese. L’ultimo in ordine di tempo, ha riguardato il lavoratore di Torretta, vicino al pensionamento per raggiunti limiti di età; vittima di una dinamica simile a quella accaduta il 30 giugno in un cantiere forestale di Misilmeri, dove un lavoratore di cinquantasette anni cadde in un dirupo durante le operazioni di decespugliamento”, aggiungono.

Per La Bua, Guastella e Ingrassia “è chiaro che nell’organizzazione del lavoro forestale qualcosa, quest’anno, stia funzionando meno del solito e occorre approfondire. Di fronte a una situazione così allarmante, pensiamo che non bastino più attenzione e commenti ma servono azioni e proposte; riteniamo necessaria la convocazione degli organismi previsti dal contratto di lavoro per chiedere e ottenere spiegazioni e analizzare la situazione; pensiamo soprattutto che le organizzazioni sindacali confederali di categoria debbano agire unitariamente nella provincia per rivendicare uniti e con forza il diritto alla salute e sicurezza dei lavoratori forestali”.

Il messaggio della Flai Cgil

“Non ci sono più parole adatte a commentare né ad esprimere la rabbia nel sentire l’ennesima notizia tragica legata agli incidenti sul lavoro. In questo momento ci teniamo soprattutto ad esprimere la nostra vicinanza alla famiglia di Calogero Raccuglia”, questo il commento di Dario Fazzese, segretario generale della Flai Cgil Palermo nell’ apprendere della morte di Calogero Raccuglia, 66 anni, l’operaio forestale di Torretta, che il 21 ottobre si era infortunato cadendo in burrone, nel cantiere di Monte Cuccio. “Anche apprendere di un solo decesso sarebbe troppo ma i numeri di quest’anno sono davvero preoccupanti, soprattutto se si pensa che si parla di lavoratori che durante l’anno sono occupati dai 3 ai 5 mesi in media”, aggiunge. Quello del lavoratore forestale di Torretta è il quinto caso di infortunio quest’anno nel settore. “È necessario, come chiediamo da tempo – afferma – che si affronti con la dovuta celerità e serietà il tema della sicurezza legata anche ad una organizzazione del lavoro che evidentemente deve essere rivista. Per questo ribadiamo la necessità di un confronto, con la direzione di entrambi i rami della settore, manutenzione ed antincendio boschivo, su questi temi.”


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI