La cena, le Europee e la Sicilia: ecco l'intesa De Luca-Miccichè - Live Sicilia

La cena, le Europee e la Sicilia: ecco l’intesa De Luca-Miccichè

L’asse che potrebbe impensierire Palazzo d’Orleans
LO SCENARIO
di
2 min di lettura

PALERMO – Cateno De Luca non lascia, ma raddoppia. Il sindaco di Taormina, spina nel fianco per eccellenza del presidente della Regione Renato Schifani, prosegue la sua opera di opposizione permanente all’esecutivo regionale e contestualmente lavora alle Europee. Il leader di Sud chiama Nord tesse da settimane la rete di alleanze: da Letizia Moratti a Matteo Renzi passando per Maria Stella Gelmini. E adesso lo mette nero su bianco dicendo di puntare all’elettorato e alla classe dirigente forzista “orfano di Berlusconi”. 

“Diciamo che molti esponenti di Forza Italia si sono prenotati: chi per un caffè, chi per un pranzo, chi per una cena… Per ora ho glissato, per le prossime due settimane la mia agenda è piena, devo occuparmi delle emergenze del mio territorio”, ha detto De Luca all’Adnkronos. 

Eppure qualche incontro si è già consumato. Una delle cene più “gustose” da un punto di vista politico è quella imbastita l’otto giungo con Gianfranco Miccichè che era di ritorno da Milano dove aveva incontrato Letizia Moratti. E tornano in mente le parole pronunciate dall’ex presidente dell’Ars a Live Sicilia nelle scorse quando preconizzava la nascita di un grande contenitore moderato quando commentando i risultati delle amministrative disse: “Quando il Sud chiama, il Nord prima o poi risponde”. 

Parole identiche a quello pronunciate ieri dal sindaco di Taormina mentre sciorinava la lunga lista di interlocutori politici con cui è in contatto. L’asse tra De Luca e Miccichè (che a chiare lettere ha dichiarato che Forza Italia finisce con Berlusconi) sarebbe l’ennesima spina nel fianco del presidente Schifani sia in aula (la ripresa dei lavori potrebbe rivelarsi molto scoppiettante) sia nella partita cardine delle europee, gli azzurri infatti non hanno mai fatto mistero di volere puntare su un grande rassemblement di orientamento moderato.

E mentre gli azzurri tentano di riorganizzarsi dopo la scomparsa del lider maximo, De Luca pone alcune condizioni ai futuri compagni di ventura. “Io voglio fare un matrimonio di interessi, non sono alla ricerca di formule per ammantare”, dice il fondatore di Sud chiama Nord. 

“Ma pongo due condizioni: la prima è che in un eventuale raggruppamento il brand Sud chiama Nord sia parte integrante del simbolo. La seconda condizione prevede me come capolista nei due collegi Sicilia-Sardegna e Italia meridionale. Inoltre – puntualizza – sono disposto a discutere solo con movimenti e forze politiche che hanno votato no al disegno criminale dell’autonomia differenziata. Diversamente, neanche mi siedo a discutere”. Insomma, siamo appena all’inizio. 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI