La cenere dell'Etna e i disagi, l'aeroporto torna verso la normalità - Live Sicilia

La cenere dell’Etna e i disagi, l’aeroporto torna verso la normalità

La comunicazione della Sac. Il ripristino

CATANIA- Sono ripresi i voli nell’aeroporto di Catania-Fontanarossa ‘Vincenzo Bellini’. Lo stop all’operatività dello scalo era stato deciso all’alba dopo l’eruzione dell’Etna nella notte con una intensa fontana di lava dal cratere Voragine che aveva provocato un’alta nube di cenere dal vulcano.

“SAC, società di gestione dell’aeroporto di Catania comunica che, in seguito alle attività di pulizia e decontaminazione della pista e dell’area di movimento, é stato deliberato il ripristino delle operazioni di decollo a partire dalle ore 18 locali”. Così si legge in una nota.

“Gli arrivi – si legge – saranno limitati a 2 movimenti per ora fino alle ore 20:00 locali. Dalle ore 20:00 alle ore 22:00 locali, il numero di arrivi sarà incrementato a 6 movimenti per ora. I passeggeri sono pregati di verificare eventuali con la compagnia aerea lo stato del proprio volo”.

I voli dirottati a Palermo

Sono venti finora i voli deviati all’aeroporto di Palermo a causa della chiusura fino alle 18 dello spazio aereo dell’aeroporto di Catania per cenere vulcanica.

Tra questi i voli di Ryanair da Sofia, Bergamo (due voli), Napoli, Roma Fiumicino (due voli), Cracovia, Pisa (due voli), Venezia (due voli), Varsavia, Bruxelles, Cagliari, Londra Luton, Malpensa e Monaco di Lufthansa.

Lo comunica la Gesap, la società di gestione dell’aeroporto internazionale Falcone Borsellino di Palermo attraverso le pagine social. Lo scalo palermitano, che oggi ha in programma 228 voli, ha gestito senza criticità i voli deviati e assistito i passeggeri, in particolare modo i viaggiatori a ridotta mobilità, che sono stati trasferiti a Catania con i bus e mini van.

Il post del sindaco

Così si torna alla normalità in una giornata di disagi per Catania. “Ho terminato adesso un giro iniziato all’alba – aveva scritto su Facebook il sindaco, Enrico Trantino -. La cenere ha ricoperto gran parte della città, dopo che erano state quasi completate le operazioni di rimozione della terra caduta il mese scorso”.

E ancora: “Sappiamo dobbiamo convivere con questi fenomeni, che consentono a mamma Etna di sfogarsi, impedendo più pericolose emissioni di magma. Se imprecare servisse, avrebbe senso farlo. Io preferisco pensare ai nostri connazionali romagnoli che, in occasione dell’ultima alluvione, cantando “Romagna mia”, si sono uniti e sbracciati per ripulire dal fango il loro territorio”.

“E magari sperare – concludeva Trantino – che tanti concittadini (approfittando delle ferie), si mostrino solidali e aiutino chi non può recarsi in discarica, a disfarsi della terra”.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI