La centrale dello spaccio per gli universitari |Droga, 7 arresti a Palermo e provincia - Live Sicilia

La centrale dello spaccio per gli universitari |Droga, 7 arresti a Palermo e provincia

Il blitz. In cella fra Palermo e Monreale i presunti gestori delle piazze di spaccio del Villaggio Santa Rosalia di Palermo, di Monreale e Pioppo.

MONREALE – Si erano divisi tre piazze dello spaccio. Quella nel quartiere Villaggio Santa Rosalia di Palermo, a due passi dall’Università, e quelle di Monreale e Pioppo. E, secondo l’accusa, erano diventati i riferimenti dei tossicodipendenti in cerca di cocaina e hashish. Soprattutto studenti. Che una volta presa la laurea abbandonavano i libri, ma non le vecchia abitudine della droga.
I carabinieri della Compagnia di Monreale e Piazza Verdi, del Nucleo Radiomobile di Palermo hanno arrestato sette persone. Cinque sono finite in carcere. Due ai domiciliari. Le indagini dell’operazione denominata “Solo andata” sono coordinate dal procuratore aggiunto Maurizio Scalia e dal sostituto Diana Russo. Le misure cautelari, firmate dal Gip Agostino Gristina, si aggiungono alla sette che contestualmente i carabinieri del gruppo di Monreale e del Nucleo investigativo, guidati dal comandante Pierluigio Solazzo e dal maggiore Mauro Carrozzo, hanno notificato in carcere ai presunti vertici della mafia che regna su una grossa fetta della provincia palermitana. Tutta gente arrestata ad aprile scorso nell’ambito dell’operazione che mandò all’aria il progetto di creare di creare un supermandamento sotto l’egida di Antonino Sciortino, boss di Camporeale.
Sul fronte dello spaccio sono stati i pedinamenti a smascherare lo scacchiere dei pusher. Palermo resta il supermarket della droga per chi spaccia e vive in provincia. Ignazio e Salvatore Cottone, padre e figlio, assieme al nipote Dario Accardi, avrebbero organizzata un’impresa familiare a cui si rinvolgevano soprattutto studenti ed ex studenti universitari. La loro base operativa era a pochi passi dall’Ateneo di viale delle Scienze. Per comprare la roba arrivavano in trasferta dalle province di Agrigento e Messina. Il rapporto qualità-prezzo della loro merce era imbattibile. Gli affari andavano talmente bene che i Cottoni avrebbero deciso di aprire una filiale a Monreale, affidandosi a Carmelo Migliaccio, indicato come un grossista capace di soddisfare le continue richieste di merce dei palermitani. Anche Migliaccio è originario del Villaggio Santa Rosalia, come i Cottone, sebbene avesse da tempo spostato il suo centro d’interessi e la sua  residenza a Monreale in via Aquino, contigua all’altro polo dello spaccio: Borgo Molara.
Nel corso dei controlli, da novembre 2011 a dicembre 2012, i militari hanno sequestrato 1,7 chili di hashish, 145 grammi di marijuana, 18 grammi di cocaina. Quasi quaranta i consumatori segnalati alla prefettura, molti dei quali fermati nei posti di blocco lungo lo scorrimento veloce Palermo-Sciacca. Nel corso dell’operazione di oggi, Giuseppe Agnello è stato arrestato in flagranza di reato. Durante la perquisizione in casa sua i militari hanno trovato 6 dosi di hashish, nascoste in un televisore portatile da 5 pollici.


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