I 70 anni della Corte dei conti | Compleanno con Mattarella - Live Sicilia

I 70 anni della Corte dei conti | Compleanno con Mattarella

L'11 e 12 maggio un convegno a Palermo. Nella foto il presidente della sezione di controllo Graffeo

L'anniversario
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PALERMO – Il presidente della sezione Controllo della Corte dei conti, Maurizio Graffeo, apre le porte della magistratura contabile in vista delle celebrazioni per i 70 anni di attività in Sicilia. L’anniversario sarà ricordato con un seminario sulla contabilità che si terrà l’11 e il 12 maggio a Palermo, presso la sede della Società siciliana per la Storia Patria: prevista la partecipazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del presidente della Corte dei conti Angelo Buscema e del Procuratore generale della Corte dei conti Alberto Avoli.

L’evento sarà l’occasione per mostrare una serie di documenti originali che segnano i passaggi storici della storia della Corte dei Conti in Sicilia. E, per l’occasione, sarà realizzata una esposizione dei lavori che alcuni studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Palermo hanno dedicato al tema della legalità. “La Corte dei Conti in Sicilia esisteva anche in epoca preunitaria come Gran Corte dei conti borbonica per i domini al di là del Faro ed era l’organo che il Re usava per il controllo dei funzionari – racconta Graffeo -. Quest’organo si riunì l’ultima volta il 31 dicembre 1865 e bisognerà aspettare il 1944 per rivedere la Corte dei conti in Sicilia”.

“Quando Amgot cedette al governo Badoglio la Sicilia infatti – continua Graffeo – , il capo del governo nominò subito Francesco Musotto come Alto Commissario per la Sicilia, un organo temporaneo che sovrintendeva a tutta la amministrazione dello Stato nell’Isola ma non aveva poteri di bilancio e di spesa. Per queste ragioni il 18 dicembre 1944 fu istituita la Consulta Regionale e furono dati al Commissario poteri di spesa per i lavori pubblici e per le spese di agricoltura e foreste. Si dovettero così istituire la Ragioneria presso il Commissario, organo di controllo interno, e una delegazione della Corte dei conti come organo di controllo esterno. Uno dei documenti presenti nella mostra – ancora Graffeo – sarà proprio il decreto a firma dell’Alto Commissario Salvatore Aldisio firmato in data 1 luglio e registrato il 25 luglio 1945. Poi, tra gli altri atti che saranno esposti, ci sarà il primo decreto del governo regionale, decreto del Presidente della Regione, datato 31 maggio 1947 con il quale si attesta la formazione del governo Alessi, che fu registrato il 14 luglio 1947″.

La storia della Corte dei conti si intreccia così con la storia della Sicilia e dei suoi protagonisti. Per questo Graffeo ricorda due figure della storia della magistratura contabile siciliana. Anzitutto, Amerigo Festa, primo presidente della Sezione Controllo, che organizzò gli uffici. Poi Enrico Merlo, barone di Tagliavia, che fu amico di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e che fu tra i primi a leggere il manoscritto de ‘Il Gattopardo’. Merlo donò, inoltre, alla Corte dei conti un prezioso lampadaio di vetro di murano e un crocifisso del settecento che oggi adornano l’aula delle udienze in via Notarbartolo.

Il presidente della Sezione di Controllo tiene a sottolineare anche l’importanza che ha avuto la Fondazione Guarino Amella di Canicattì “una miniera di documenti sulla storia della Sicilia – dice – ma che è abbandonata dalle istituzioni regionali alle quali rivolgo un appello perché ne valorizzino il lavoro e gli atti in essa contenuti”.

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