La crisi raddoppia | Chiude pure Italtel? - Live Sicilia

La crisi raddoppia | Chiude pure Italtel?

Dopo la Fiat di Termini a rischio Carini
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Non solo Termini Imerese. L’industria palermitana rischia di perdere un  altro pezzo: l’Italtel di Carini, infatti, potrebbe chiudere i battenti.  L’allarme viene lanciato dai rappresentanti sindacali locali  dell’azienda del settore telecomunicazioni, che oggi, insieme alle  segreterie nazionali dei sindacati di categoria hanno incontrato i  vertici di Italtel a Milano, nella sede dell’Assolombarda. Il gruppo,  che conta 2.400 dipendenti, secondo quanto riferito dai sindacati, si  appresta a dichiarare 400 esuberi (che si vanno ad aggiungere ai 450 già  prospettati mesi fa) e a chiudere una delle sedi di Roma o Carini, che  contano ciascuna circa 200 dipendenti. “L’amministratore delegato  Umberto De Julio ci ha comunicato che la crisi di Telecom Italia  continua e quindi è urgente un nuovo piano industriale – racconta Agostino Ciuffoli, delegato della FimCisl dell’Italtel di Carini -. Già  mesi fa l’azienda aveva prospettato 450 esuberi, che dopo delle  trattative si erano evitati, realizzando però dei contratti di  solidarietà e incentivando l’uscita di quanti potevano andare in  pensione. Oggi ci si anticipa un nuovo piano industriale con 400 esuberi  e il rischio della chiusura di una sede tra Roma e Carini, e temiamo che  a saltare sia quest’ultima, con ricorso alla casa integrazione  nell’altra sede. Tra dieci giorni aspettiamo nuove comunicazioni  dall’azienda”.

“E’ una cosa gravissima, una conseguenza dell’assenza di politiche  industriali – commenta Francesco Piastra, segretario della Fiom Cgil di  Palermo -. Ci opporremo con forza. Già lunedì faremo un’assemblea, poi  avremo otto ore di sciopero e probabilmente una manifestazione a  Palermo”. In sostanza, secondo quanto riportano i sindacati, l’azienda punterebbe a passare nel 2012 dai quasi 2.400 dipendenti di oggi a quota  1.540. E la mannaia, temono i sindacati, si abbatterebbe pesantemente  sullo stabilimento siciliano, che ha molto risentito del calo delle  commesse negli ultimi mesi.


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