PALERMO- La denuncia risale già a due settimane fa. Ma oggi le carte sono state portate anche in commissione Sanità all’Ars. Si tratta della presunta truffa milionaria della quale sarebbe vittima la Asp 6 di Palermo. Una truffa fondata sul meccanismo delle “doppie fatturazioni” per le forniture di “presidi e ausili”. Protesi, insomma.
L’indagine è già in corso. E ha preso il via, appunto, da un esposto dell’attuale commissario dell’azienda sanitaria, Antonino Candela. “Appena mi sono insediato – spiega – ho dato un’occhiata ai conti. E immediatamente è balzata agli occhi una cifra sospetta”. Nel 2012, racconta Candela, le spese riguardanti appunto l’acquisto di protesi era, rispetto all’anno prima, più alta di ben sei milioni. “Trattandosi di una cifra elevatissima ho avviato – prosegue Candela – una serie di controlli interni. Ed ecco la scoperta”. Per ogni acquisto, l’azienda sanitaria fornitrice staccava due fatture. In questo modo, le uscite “lievitavano” notevolmente.
La scoperta dell’anomalia, spiega Candela, è stata possibile anche “grazie a una riorganizzazione di “Villa delle Ginestre”, e al lavoro della Unità complessa ‘coordinamento e assistenza riabilitativa’ guidata dal dottor Maurizio Contino”. E le anomalie non si fermerebbero qui. Dopo i primi controlli ecco altri campanelli d’allarme. “Abbiamo ravvisato – racconta Candela – anche sedici prescrizioni di pannoloni che sono evidentemente false. Si tratta di forniture al momento dalla scarsa entità economica, ma che ci invitano ad approfondire e a verificare con maggiore attenzione”.
E come detto, la denuncia oggi è arrivata anche all’Ars, sul tavolo della commissione Sanità. A darne notizia è il presidente della commissione Sanità all’Ars Pippo Digiacomo. ”Aspettiamo che la magistratura faccia piena luce su questa vicenda – ha spiegato Digiacomo – In base a quanto dichiarato dal commissario dell’Asp 6 di Palermo, Antonino Candela, nel 2012 si sarebbe registrato un incremento per circa 8 milioni di euro per le forniture protesiche della Asp e dalle verifiche che l’azienda ha effettuato sono emerse delle irregolarità e false fatturazioni oggetto di denuncia alla Procura. Dal recupero di risorse che derivano da tali efficaci controlli potranno essere anche potenziati i servizi”.