La denuncia di una madre: "Mio figlio detenuto in condizioni disumane"

La denuncia di una madre: “Mio figlio detenuto in condizioni disumane”

Il caso di Filippo Mosca, 29 anni
CALTANISSETTA
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CALTANISSETTA – “Mio figlio è recluso in condizioni sconvolgenti”. Lo dice la madre di Filippo Mosca, l’uomo di 29 anni detenuto da quasi nove mesi nel carcere di Porta Alba di Costanza in Romania, dopo una condanna in primo grado a 8 anni e 6 mesi per traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

Il viaggio e l’arresto

Mosca, originario di Caltanissetta, lo scorso aprile aveva deciso con alcuni amici di andare al festival di musica Mamaia, che si svolge ogni anno a inizio maggio nel teatro estivo di Costanza. Una vacanza che si è trasformata in un incubo, tuttora in atto, sia per Filippo che per sua madre, Ornella Matraxia, 55 anni, che vive a Londra, con le altre sue due figlie Claudia e Arianna, dove insegna italiano a bambini figli di italiani.

L’appello della madre

“Mio figlio vive – dice Ornella raggiunta al telefono – in una cella di circa 30 mq con altri 24 detenuti, che hanno a disposizione un buco sul pavimento come bagno. Non bagno alla turca, ma buco, usato da tutti, sempre intasato e che non viene mai pulito. Le condizioni igienico-sanitarie sono a dir poco disastrose”. Il deputato di Italia Viva, Roberto Giachetti, ha annunciato un’interrogazione parlamentare sulla vicenda. Ieri Filippo avrebbe subito violenze da parte di altri detenuti, rischiando di essere accoltellato. Della vicenda si è interessata Rita Bernardini, presidente di Nessuno Tocchi Caino che sta mettendo a disposizione un legale per intervenire con la Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo. Il caso è noto anche alla Farnesina con Ornella Matraxia è in costante contatto.


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