PALERMO – Non è ancora chiusa la vicenda che vede al centro l’ex assessore al Comune di Palermo, Giusto Catania, e la sua nomina, poi rettificata, alla guida del prestigioso Liceo classico Umberto I.
Catania, superato in extremis dalla collega Claudia Contino che aveva presentato reclamo, ora annuncia l’intenzione di passare alle vie legali ribadendo la tesi delle “pressioni” che sarebbero giunte da deputati FdI contro la sua nomina ritenuta “troppo di sinistra”.
“Palese prevaricazione, non mi fermo”
“Non mi fermerò davanti a questa palese prevaricazione – annuncia -, mi sono consultato con gli avvocati e ho fondato motivo di lamentare l’erroneità, illogicità e la genericità del provvedimento di revoca del mio incarico di dirigente scolastico dell’Umberto I. Ho presentato istanza di accesso agli atti e valuteremo il ricorso”.
“La scuola non è dei potenti di turno”
L’ex assessore, che al momento guida l’Istituto comprensivo Giuliana Saladino, spiega così la sua decisione di reagire alla revoca dell’incarico: “Non lo faccio per me. Lo faccio perché voglio tutelare la scuola della Repubblica, nella quale non è accettabile che un educatore venga estromesso dall’incarico a causa delle sue idee. La scuola è un’istituzione libera e democratica, non è proprietà dei potenti di turno né dei parlamentari di maggioranza”.
La replica dell’Usr
Dall’Usr Sicilia, intanto, arrivano i chiarimenti sull’intera vicenda. “I criteri per l’attribuzione delle dirigenze scolastiche erano delineati dalla circolare ministeriale che attribuiva priorità di scelta a quei dirigenti scolastici le cui scuole erano state oggetto di dimensionamento – si legge in una nota -. In Sicilia erano circa 80 i dirigenti scolastici in questa posizione”.
“Dopo la pubblicazione del primo provvedimento, sono state analizzate tutte le richieste di chiarimento e di rettifica. Verificata l’ammissibilità, l’ufficio ha provveduto a formalizzare una successiva rettifica”. Per quanto riguarda l’Umberto I, “è stata accertata l’ammissibilità dell’istanza presentata” da Contino “che precedentemente non era stata accolta”.
Pierro: “Tutelata l’istituzione scolastica”
“Un’amministrazione che rettifica in autotutela un proprio provvedimento dimostra di volere sempre tutelare l’interesse delle istituzioni scolastiche, del loro buon funzionamento e delle nostre
studentesse e dei nostri studenti – dice il direttore Generale dell’Usr per la Sicilia, Giuseppe Pierro -. Sono circostanze già accadute in passato e che rientrano nell’ambito del normale svolgimento di un procedimento amministrativo”.
Interrogazione del Pd a Valditara
Sulla vicenda, intanto, la deputata nazionale del Pd Giovanna Iacono, componente della commissione Cultura, scienza e istruzione, ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Istruzione Valditara insieme con i colleghi della deputazione siciliana dem a Montecitorio.