La Finanziaria non arriva all'Ars | Slittano ancora gli sipendi? - Live Sicilia

La Finanziaria non arriva all’Ars | Slittano ancora gli sipendi?

Il presidente della commissione bilancio Nino Dina ha dovuto rimandare a martedì la seduta prevista per oggi: "Il governo non ha ancora trasmesso nè il rendiconto nè l'assestamento". Adesso i tempi si allungano.

PALERMO – Niente di fatto. Salta la commissione bilancio all’Ars, fissata per oggi. E slitta l’esame della Finanziaria ter. La giunta di governo, infatti, non ha ancora trasmesso a Palazzo dei Normanni nè il rendiconto nè, ovviamente, la manovra. Che dovrà essere in qualche modo “ritoccata” dopo i rilievi sollevati ieri dalle Sezioni riunite della Corte dei conti in sede di giudizio di parifica.

Proprio ieri, pochi minuti dopo l’ok al bilancio da parte dei giudici contabili, il presidente della Commissione bilancio all’Ars Nino Dina aveva preannunciato la possibilitò di fissare già nella giornata di oggi una seduta della commissione, appunto, per incardinare il testo, e iniziare la discussione generale. Un fatto non solo “formale” ma anche dai sivolti pratici evidenti: l’inizio della discussione generale avrebbe fatto scattare i tempi per la presentazione degli emendamenti, prima dell’approdo in Aula.

“Non credo – dice oggi Dina – che ci siano dei problemi sostanziali sulla manovra e sulla tenuta. Certo, qualcosa è da rivedere. Speravo che gli atti del governo potessero giungere in Assemblea già oggi, ma siamo stati costretti a rimandare tutto a martedì. I tempi si allungano? Non saprei, certamente noi deputati ci sentiamo un po’… sospesi”.

Insomma, tutto rimandato a martedì 8. Quando si proverà a iniziare la discussione generale in commissione. Un fatto che farà slittare almeno alla metà della settimana successiva (di mezzo c’è anche il Festino di Santa Rosalia…) l’spprodo in Aula per la discussione. I tempi si allungano. E la manovra che doveva, nelle intenzioni del governatore, essere esitata per il 2 luglio, rischia di non vedere la luce prima della fine del mese. E adesso anche gli stipendi di molti lavoratori di enti e associazioni regionali rischiano nuovi ritardi. La “manovrina”, infatti, nella maggior parte dei casi aveva assicurato le buste paga solo fino al 30 giugno.


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