“Dispiace smentire l’ex senatrice, ma “sensibilità” e “coraggio” sono parole sconosciute al vocabolario di Cosa nostra”. A dirlo è Claudio Fava, Presidente della Commissione Antimafia Regionale, che questa mattina – accompagnato dall’avvocato Walter Rapisarda – ha depositato presso la Procura della Repubblica di Catania un esposto/denuncia in merito alle dichiarazioni rese da Angela Maraventano nel corso della manifestazione a sostegno di Matteo Salvini svoltasi lo scorso 3 ottobre.
“La Maraventano ha pubblicamente e sostanzialmente riconosciuto una ‘funzione sociale’ alla ‘nostra mafia’, sussidiaria all’azione istituzionale, auspicandone – non senza nostalgia – un intervento a contenimento del fenomeno dell’immigrazione” si legge nell’esposto, e ancora: “è gravissimo riconoscere, esplicitamente, all’organizzazione mafiosa qualità di ‘sensibilità’ e ‘coraggio’, sollecitando una sorta di negazionismo storico rispetto a ciò che – nei fatti – Cosa nostra è stata ed è. È inaudito affermare che la mafia «non esiste più perché noi la stiamo completamente eliminando», quasi a voler muovere a un sentimento nostalgico per la funzione di difesa del ‘nostro territorio’ che Cosa nostra avrebbe garantito”. «Alla Procura di Catania chiediamo di verificare se siano ravvisabili nella condotta dell’ex senatrice gli estremi di cui al comma 3 dell’art. 414 del codice penale. Dal governo regionale, invece, ci aspettiamo che ci faccia pervenire almeno un fiato di dissenso» conclude Fava.