PALERMO – A partire da domani Ustica Lines sospenderà i collegamenti tra la Sicilia e le isole minori. Si è concluso con un nulla di fatto il tanto atteso incontro tra azienda, governo regionale e sindacati. Un vertice che avrebbe dovuto ricomporre la frattura tra la Regione e la società di navigazione, che nei giorni scorsi aveva annunciato la procedura di licenziamento di oltre 400 dipendenti. “La Regione Siciliana, sconfessando se stessa, ha disconosciuto quello che era stato ipotizzato come un percorso attuabile – scrive in un comunicato la Ustica Lines -, il pagamento dell’85 per cento di quanto dovuto alla società”.
Secondo Ustica Lines, quello di oggi rappresenta a tutti gli effetti un passo indietro con il quale la Regione “ha confermato di non volere firmare i contratti e pretenderebbe (non si capisce più a quale titolo) addirittura che la società prosegua regolarmente i servizi pagandoli come mero rimborso a piè di lista. Un atteggiamento inaccettabile davanti al quale – conclude il comunicato – la società Ustica Lines non può pertanto fare altro che confermare la sospensione dei collegamenti con le isole minori a partire da giovedì”.
Una decisione che ha fatto andare su tutte le furie Federalberghi. “Rimaniamo sconcertati davanti all’ennesimo inaccettabile ultimatum della Ustica Lines che minaccia di interrompere i collegamenti marittimi con le Eolie e le isole Egadi – si legge in un comunicato che porta la firma di Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Eolie e isole minori Sicilia -. Ci troviamo ormai in piena stagione turistica e non possiamo certo permetterci di subire annunci di questo genere né tanto meno dei rallentamenti ai servizi di collegamento marittimo”. Del Bono, che parla di terrorismo psicologico, auspica che “la Regione ponga in essere tutte le azioni necessarie per garantire i servizi di collegamento con le isole minori, a prescindere dai conteziosi in essere, e la Usticalines cambi strategia. La fragilità delle economie micro-insulari non ci mette nelle condizioni di poter fare a meno di un servizio pubblico di prima necessità come i collegamenti marittimi – conclude – quindi non accetteremo supinamente uno stop ai collegamenti della Ustica Lines”.
In allarme anche il presidente di dell’Uras Federalberghi Sicilia e vice presidente nazionale di Federalberghi, Nico Torrisi, secondo il quale già “la sola notizia del problema, che speriamo – dice – trovi immediata soluzione, danneggia enormemente il turismo siciliano per le incertezze che genera nei viaggiatori”. Un appello a tutte le parti coinvolte nella vicenda è stato lanciato dal presidente del Consiglio comunale delle Egadi, Ignazio Galuppo, che ha anche invocato l’intervento del prefetto di Trapani, Leopoldo Falco, “a tutela dei diritti degli abitanti delle isole, del territorio e dei lavoratori coinvolti”.
E non sono mancate le reazioni politiche. Secondo il deputato regionale del Pdr, Michele Cimino, “i crediti vantati dalla società Ustica Lines vanno riconosciuti immediatamente dalla Regione. Non possiamo permetterci, come classe politica, di assistere – prosegue – a un licenziamento di massa per 400 lavoratori a causa della lentezza dell’amministrazione regionale. Ed inoltre – aggiunge – vanno garantiti da subito i collegamenti marittimi con le isole minori. Sarebbe una grave colpo per l’economia turistica della Sicilia il blocco delle tratte”. Di ennesimo “disastro targato Crocetta” parla, invece, il coordinatore regionale di Ncd, Francesco Cascio. “Il governo, a causa della sua incapacità nella gestione dei rapporti con la Ustica Lines e della sua inadempienza verso la compagnia, mette a rischio le sorti di ben 400 posti di lavoro, assumendosi – sottolinea l’ex presidente dell’Ars – una gravissima responsabilità morale, in una terra come la nostra dove già la situazione occupazionale è drammatica”.
“Ho chiesto e ottenuto che l’assessore regionale al ramo, i vertici della compagnia di navigazione Ustica Lines e dell’altra compagnia impegnata nei collegamenti, la Siremar, vengano ascoltati in Commissione Trasporti al Senato – fa sapere il senatore di Forza Italia, Vincenzo Gibiino -. Serve fare quanto prima chiarezza sui rapporti tra la compagnia armatrice e la Regione, ricomponendo una frattura che se non sanata comprometterà gravemente l’economia turistica siciliana”. Sulla vicenda Ustica Lines, Gibiino ha anche presentato un’interrogazione parlamentare.
*Aggiornamento ore 20.36
La compagnia di navigazione Ustica Lines conferma la sospensione dei collegamenti con le isole minori siciliane a partire da domani. “La Regione – si legge in una nota della Ustica Lines – ritiene (non si sa in base a quali valutazioni) di avere essa stessa commesso errori nel bando aggiudicato e di dover operare una riduzione del 15%? L’Ustica Lines, senza entrare nel merito e solo per evitare le conseguenze della sospensione dei collegamenti, chiede che si firmino i contratti e la Regione paghi l’85% di quanto dovuto, rinviando a un successivo contradditorio (anche dinanzi all’autorità giudiziaria), la verifica dell’infondatezza e dell’illegittimità della pretesa riduzione”. “L’Ustica Lines – aggiunge la nota – non teme il confronto in qualsiasi sede. Evidentemente è la Regione a non credere neanche a se stessa. E’ chiara a questo punto la pretestuosità dell’atteggiamento dell’ente, che irresponsabilmente ha deciso di privare le comunità isolane di un servizio indispensabile e vitale e di acuire ulteriormente la crisi economica e sociale del territorio siciliano”.