La lettera di Mariagrazia Colletta | "Un giorno mio fratello tornerà" - Live Sicilia

La lettera di Mariagrazia Colletta | “Un giorno mio fratello tornerà”

Salvatore Colletta scomparve insieme con Mariano Farina il 31 marzo 1992. Domani avrebbe compiuto 37 anni. La sorella scrive una lettera-appello: "Non smetteremo mai di sperare e di lottare".

il caso dei due ragazzi scomparsi 21 anni fa
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PALERMO –  “Il prossimo 5 dicembre mio fratello Salvatore Colletta compirà 37 anni. Ha trascorso 21 compleanni senza la sua famiglia, non ha potuto festeggiare questi meravigliosi anni assieme ai suoi cari come ogni ragazzo, non ha potuto scartare i regali e giocare come era solito fare con i suoi quattro fratelli minori, non ha più potuto tenere in braccio sua sorella che all’epoca aveva solo pochi mesi, né ha potuto conoscere me, che sono nata dopo due anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 31 marzo 1992. Salvatore non sa nemmeno che a casa lo aspettano anche tre nipotini. Vorrei che loro non vivessero la mia stessa triste esperienza: crescere senza l’affetto di Salvatore. Per questo, a distanza di 21 anni, io e la mia famiglia non gettiamo la spugna, anzi, andiamo avanti con forza e grinta per poter finalmente festeggiare il suo ritorno e tutti i compleanni che verranno, recuperando così il tempo perduto”. E’ quanto afferma in una nota Mariagrazia Colletta, sorella del ragazzo scomparso scomparso Casteldaccia, in provincia di Palermo, il 31 marzo 1992, quando aveva 15 anni. Con lui scomparve anche un altro ragazzino: Mariano Farina.

Domani Salvatore compirà 37 anni. In occasione del suo compleanno, i parenti degli scomparsi indicono una conferenza stampa a Casteldaccia, sempre domani, alle 11, di fronte la sede del Comune. Durante la conferenza verrà presentato il “Progetto Verità”.

“Noi non smetteremo mai di sperare e di lottare, finché non verremo a conoscenza anche del più piccolo indizio che faccia luce sulla tragedia che ha colpito la nostra famiglia – dice ancora Mariagrazia Colletta -. Non escludiamo la possibilità che Salvatore possa non essere più in vita: affrontiamo ogni giorno e ogni notte con la consapevolezza di poterlo trovare anche morto… ma almeno lo avremmo ritrovato, per avere eventualmente e finalmente un luogo dove andare a portare un fiore e smettere di vivere nel tormento e nell’angoscia che ci attanagliano da ventuno lunghissimi anni. Io non ho conosciuto mio fratello e spero con tutto il cuore di non piangere né la sua assenza né la sua morte, ma di sorridere al suo ritorno a casa – prosegue l’appello -. Spero sempre che un giorno si faccia sentire. E’ una persona molto sensibile e riservata: a volte penso che sia vivo, ma gli manchi il coraggio di mettersi in contatto con noi, perché cosciente dell’atroce dolore che ci assale da anni”.

“Spero che tu, Salvatore, stia leggendo queste mie parole: sappi che a noi regalerebbe una felicità enorme sapere dove sei e che stai bene. Accetteremmo la tua nuova vita senza problemi. Aspettiamo tue notizie ogni giorno. Concludo il mio appello facendoti i miei più grandi e sinceri auguri con la speranza che giungano a te, ovunque tu sia. Ti voglio bene, piccolo grande fratellone mio. Sei la luce di ogni mio giorno. Un abbraccio enorme dalla tua famiglia, che ti aspetta a braccia aperte, sperando che il regalo di compleanno lo faccia tu a noi: il tuo ritorno”.


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