La 'mafia' dei rifiuti ingombranti: "Qualcuno organizza gli abbandoni"

La ‘mafia’ dei rifiuti ingombranti: “Qualcuno organizza gli abbandoni”

Commenti

    La rap e un fantasma e come sempre la colpa e della mafia

    mafia è una parola grossa ma dietro rifiuti, incendi e vandalismi vari c’è una organizzazione finalizzata

    Quando non si sa fare il proprio mestiere si tira in ballo la mafia …….

    Certuni mi sembrano “morti di sonno”. Le discariche sono sempre negli stessi punti e una volta rimosse dopo poche ore rivengono create. Basterebbe aspettare, mettere delle auto civetta o telecamere nascoste.

    Dietro ci sono aimè flotte di disperati con lapini e furgoni senza assicurazione che per una manciata di soldi sono disposti a rischiare facendo sbarazzi (alle c.d. Persone Perbene);
    La cosa grave è che sono queste c.d. Persone Persene a commissionare questi lavoretti e magari si indignano pure a vedere queste discariche per strada!!

    Gli operai Rap la sera quando svuotano i contenitori lasciano a terra almeno il 10% della spazzatura. Lavorano sempre con superficialita’

    Ma quale mafia. Bisogna privatizzare l’azienda o esternalizzare i servizi. La rap è un baraccone politico che fa comodo alla politica. Poltrone per gli amici degli amici. La mafia con l’ennesimo fallimento della politica non c’entra nulla. Siate seri

    Meglio tardi che mai.
    Finalmente a qualcuno balena che nel campo dei rifiuti” c’è qualcosa che non va.

    Sono anni che si dice, molto arriva dai centri limitrofi alla città(Isola,Capaci, ecc,) Basterebbe presidiare gli innesti autostradali e delle provinciali verso la città (tipo svincolo Cervello,ecc)

    Non prendete lucciole per lanterne chi di dovere organizzi un controllo capillare in borghese nei pressi delle discariche abituali,alzando la certezza delle pene si risolverebbe tutto. NON C’È NESSUNA ORGANIZZAZIONE MAFIOSA,BASTA CHIAMARE QUALCUNO PER SVUOTARE UN APPARTAMENTO E SI VEDE QUELLO CHE SUCCEDE.

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Devo ribadire quanto scritto altre volte: si stanno facendo troppe tragedie alla siciliana. La situazione è oggettivamente grave, ma NON E’ la prima volta che la Sicilia affronta una fase siccitosa di queste proprozioni, con tutti i suoi nefasti portati (danni per l’economia etc.). Anzi, siamo ancora lontani dalla lunghissima fase siccitosa che caratterizzò la fine degli anni 90 e i primi due anni del 2000, culminata nel 2002 con gli interventi della protezione civile. E prima ancora ci furono dure fasi siccitose nel 1990, nel ’66…se vogliamo andare ancora più indietro, risalendo ad un periodo in cui ancora non vi erano rilevazioni meteorologiche attendibili come quelle contemporanee, mio nonno, la cui famiglia negli anni ’20-’30 aveva una fattoria, mi raccontava di come a volte in estate dovevano ammazzare gli animali causa siccità/mancanza d’acqua e foraggio. All’epoca sta roba, ovviamente, non faceva notizia e non c’erano 10mila media che dipingevano scenari apocalittici. Siamo nel quadro di un quadro siccitoso di medio –periodo, che potrebbe anche diventare di lungo periodo (dipende se piove o meno il prossimo autunno). Dopo la mancanza di pioggie adeguate a Marzo ed Aprile 2024, era ovvio che si sarebbe arrivati a questo punto. Non è una novità che in Sicilia di estate non piove e fa caldo torrido!!. Ci saremmo potuti salvare in caso di precipitazioni del tutto eccezionali (parliamo di accumuli medi nell’ordine di 150/200 mm) a Maggio, ma era inverosimile che ciò accadesse e infatti non è accaduto, anche se le precipitazioni di Maggio sono state superiori alla media degli ultimi 30 anni (47 mm contro i 20 mm circa di media “storica”). Morale della favola: si sopravviverà a questa siccità come si è sopravvissuti alle scorse: vale per gli agricoltori come per le imprese agricole…con grandi difficoltà, perdite economiche,arrabattandosi e con aiuti finanziari (dalla Regione e dallo Stato). Il problema è un altro: e cioè che alla politica siciliana negli ultimi due decenni è mancata la lungimiranza necessaria ad approntare interventi utili a contrastare adeguatamente le fasi siccitose che periodicamente investono l’isola. Una mancanza di lungimiranza congenita nella politica sicula, che poi è espressione della cultura dell’isola. Prima di questa fase siccitosa, per due anni in Sicilia ci sono state precipitazioni superiori alla media storica. Ma il pessimo stato di condutture, dighe, invasi non ha consentito di sfruttarle, e quasi tutta quest’acqua è andata perduta.

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