Oltre cento comuni siciliani hanno deliberato per dichiarare l’acqua bene comune privo di rilevanza economica ed aderire al Coordinamento nazionale degli Enti locali per l’acqua bene comune e la gestione pubblica del servizio idrico, che è stato costituito nella sala gialla di Palazzo dei Normanni il 14 maggio scorso.
Il comitato dei comuni ha indetto per il 25 novembre un sit-in davanti Palazzo dei Normanni e davanti la presidenza della Regione, per chiedere al presidente dell’Ars e ai capigruppo parlamentari di avviare immediatamente l’esame della proposta di legge d’iniziativa dei comuni, presentata da Giovanni Panepinto, e per chiedere al Presidente della Regione di impugnare innanzi alla Corte costituzionale l’art. 15 del D.L. n. 135 del 9 settembre 2009, concernente la privatizzazione dei servizi pubblici locali. (Ansa)