PALERMO – Ha rischiato una condanna a 9 anni di carcere, ma alla fine è stato assolto. “Il fatto non sussiste”: il nonno 72enne non ha abusato sessualmente della nipotina di 6 anni.
Non regge la ricostruzione della procura davanti al tribunale presieduto da Roberto Murgia, a latere Lorenzo Matassa e Maria Luisa Trizzino. Un caso di falsi abusi l’aveva definito l’avvocato della difesa, Giovanni Rizzuti.
La storia sfociata nel processo è datata 2014. Il contesto non è un ambiente economicamente e socialmente degradato. I protagonisti appartengono a famiglie di commercianti e professionisti. Ad un certo punto la bimba di 6 anni racconta che, quando la madre la lasciava a casa dei suoceri, il nonno la baciava e le toccava le parti intime. La madre, che nel frattempo si è separata dal marito, raccoglie le parole della figlia e denuncia l’episodio.
Gli investigatori si affidano ad alcuni periti che confermano la genuinità per racconto della bambina. Di avviso opposto la difesa. L’avvocato Rizzuti nomina un perito di parte, il quale conclude che la bambina si è sostanzialmente inventata una storia non vera. potrebbe essere stata suggestionata dal clima familiare divenuto difficile dopo la separazione dei genitori. E si arriva alla soluzione di oggi. Anche per i giudici il fatto non è avvenuto.